di Mimma Zuffi
Il
palcoscenico è tutto nero, quasi uno schermo televisivo spento, e ci si aspetta
che l'inizio illumini una scenografia che, seppur scarna, faccia capire
l'ambientazione.
Non è vero,
dei cubi mobili si illuminano così come
sul fondale sottili luci al neon che cambieranno colore a seconda dei momenti della vita. I
due interpreti, un lui e una lei, vestiti di nero, entrano in scena.
Ci si
chiede che simbologia abbia il nero con il titolo LUNGS (in italiano polmoni): morte? Sentimenti sopiti oppure esaltati in un dialogo
senza sosta? Un futuro che non sa offrire nulla? Tema quest'ultimo tanto caro
all'autore Duncan Macmillan, che nel corso di un'intervista affermò: «There’s nothing I can do in my life to compensate for
the fact that the world would be better without me in it»(«Non esiste nulla che
potrei fare per compensare il fatto che il mondo starebbe meglio senza di me»).
Tra il pubblico e gli interpreti sembra non ci sia alcuna barriera
virtuale e gli spettatori si trovano a essere partecipi alle vicende dei due:
amore, desiderio di un figlio (anche se si pongono la domanda di quale futuro
potrà avere, preoccupati come sono per l'ecosistema), tradimento, amore
ritrovato, vita che corre lungo i binari degli anni che passano, morte. E non solo partecipi ma anche
rispecchiati perché LUNGS tratta della
nostra vita di tutti i giorni portata sul palcoscenico.
Quindi i due temi affrontati sono l'amore e l'ambiente dove
quest'ultimo sembra essere il pretesto per lo srotolarsi di una vita di coppia.
Oserei dire che LUNGS è come una finestra aperta sul mondo contemporaneo e sul
nudo percorso di un amore.
Federico Zanandrea, regista e superbo interprete, e
Francesca Fioretti, al suo debutto, hanno saputo rendere con estrema abilità e
sensibilità i problemi della nascita e dell'ecologia riuscendo a strappare
anche qualche risata, e nei loro problemi ci rivediamo un po' tutti.
Dopo un'ora e quaranta di coinvolgente recitazione Federico
Zanandrea esce di scena, tutto ritorna scuro tranne un faro puntato su una muta
e distrutta Francesca Fioretti. La vita, per lui, è finita.
Vorrei ricordare che il
tema della nascita sembra molto caro a Federico Zanandrea: in LUNGS si
parla di un essere umano che vede la luce, mentre in una sua precedente
realizzazione (FRANKENSTEIN) parlava della vita data a un essere morto riuscendo a miscelare alla recitazione trovate spettacolari come scene con ombre cinesi e
proiezioni a fondo palco. In LUNGS non vi è colonna sonora (fatta eccezione per un brano
musicale sulle cui note i due protagonisti si
scatenano in un ballo moderno) mentre in Frankenstein era eccezionale, in gran parte dal vivo, rendendo con una
drammaticità che pervadeva tutta la sala e scendeva nel più profondo di ogni
spettatore, la scena in cui Justine, incolpata di omicidio, si avviava verso
l'esecuzione.
Forse, per comprendere meglio il messaggio di LUNGS, voglio riportare alcune frasi celebri che fanno ragionare sul lasso di tempo che passa dal primo
vagito all'ultimo anelito di vita :
Every
wall is a door.
Ogni muro è una porta.
(Ralph Waldo
Emerson)
If
you dream it, you can do it.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
(Walt Disney)
There is only one happiness in this life, to love and be loved.
There is only one happiness in this life, to love and be loved.
C’è solo una felicità nella vita: amare ed essere amati.
(George Sand)
If
you’re going through hell, keep going.
Se stai attraversando
l’inferno, fallo a testa alta.
(Winston
Churchill)
He
who wants a rose must respect her thorn.
Chi vuole una rosa deve
rispettarne le spine.
(André Gide)
Everyone thinks of changing the world, but no one thinks of changing himself.
Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a
cambiar se stesso.
(Lev Tolstoj)
We
learn from failure, not from success.
Impariamo dal fallimento, non dal successo.
(Bram Stoker)
It
is not length of life, but depth of life.
Non è la lunghezza della vita, ma la profondità della
vita.
(Ralph Waldo
Emerson)
All
you need is love.
Tutto ciò di cui hai
bisogno è l’amore.
(John Lennon)
The
two most important days in your life are the day you are born and the day you
find out why.
I due giorni più importanti della vita sono il giorno in
cui sei nato e il giorno in cui scopri il perché.
(Mark Twain)
Life’s most persistent and urgent question is: “What are you doing for others?”
Life’s most persistent and urgent question is: “What are you doing for others?”
La domanda più persistente e urgente della vita è: “Cosa
stai facendo per gli altri?”
(Martin Luther
King, Jr.)
Per concludere, LUNGS arricchisce lo
spettatore con un testo più che interessante,
coinvolgente e attuale grazie, e soprattutto, a un'interpretazione magistrale.
Già mi aveva incuriosito la presentazione dello spettacolo. Ora con questa recensione sarò tra il pubblico ad applaudire i due interpreti.
RispondiEliminaNella
Non si può non assistere a questo spettacolo. Magistrale Federico Zanandrea con una altrettanto brava Francesca Fioretti.
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