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giovedì 27 dicembre 2018

Giallisti italiani – Maria Masella Finzione e verità per il commissario Mariani

di Annalisa Petrella



Maria Masella e il ciclo Mariani

Maria Masella, scrittrice genovese, classe 1948, laureata in matematica, ha insegnato al liceo scientifico per diversi anni prima di dedicarsi totalmente alla scrittura. A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta ha pubblicato racconti di spionaggio, romanzi gialli, storici e fantasy, conquistandosi l’apprezzamento del pubblico e della critica. Ha raggiunto il successo soprattutto con la serie dedicata al commissario Antonio Mariani e a sua moglie “Fran” Lucas, che comprende diciannove romanzi, ambientati per lo più nel bellissimo territorio genovese e pubblicati da Frilli Editori.


1.  Morte a domicilio, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2002.
2.  Il dubbio, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2004.
3.  La segreta causa, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2005.
4.  Il cartomante di via Venti, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2005.
5.  Giorni contati, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2006.
6.  Mariani. Il caso cuorenero, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2006.
7.  Io so. L'enigma di Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2007.
8.  Primo, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2008.
9.  Ultima chiamata per Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2009.
10.              Mariani e il caso irrisolto, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2010.
11.              Recita per Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2011.
12.              Celtique. Mariani il passato ritorna, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2012.
13.              Mariani allo specchio, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2013.
14.              Mariani e le mezze verità, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2014.
15.              Mariani e le porte chiuse, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2016.
16.              Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2016.
17.              Mariani e il peso della colpa, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2016.
18.              Mariani e la cagna, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2017.
19.              Mariani e le parole taciute, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2018.
Co
Recita per Mariani
Primo caso: incidente o suicidio.
Secondo caso: probabile furto sfociato in omicidio.
Terzo caso: omicidio certo, violento, carotide recisa e cadavere abbandonato in alto mare.
Questi i tre casi che il commissario Mariani deve risolvere nell’undicesimo romanzo della serie.

Primo caso: Silvana Gaddi precipita dal balcone della camera 42 della clinica in cui è ricoverata per una grave depressione e muore all’istante. Mariani accorre, indaga con la sua squadra per scoprire se si tratta di un incidente o di un suicidio; interroga, si attiva, ma non riesce a sentirsi “dentro” la storia come suo solito nell’affrontare i casi.  
Il commissario, dopo la crisi coniugale vuole recuperare il rapporto con la moglie Francesca e il suo ruolo di padre nei confronti delle due figlie, Manu e Ludo, ma il timore di un nuovo fallimento lo mantiene in una tensione snervante, poco produttiva sia sul versante delle indagini sia su quello familiare. Nel tentativo di conciliare entrambi non è mai completamente presente né di qua né di là.

La seconda indagine fa muovere Mariani nell’entroterra genovese, nella valle del Bisagno, in una villa isolata dove sono stati trovati l’anziana padrona di casa, morta, uccisa con una vanga da giardinaggio, e il suo commercialista, gravemente ferito. L’ipotesi più probabile è che uno sconosciuto si sia introdotto nella villa per un furto e che, disturbato dalla presenza della proprietaria, abbia reagito violentemente e poi sia fuggito. Le informazioni date al commissario dal commercialista, ricoverato in ospedale, non forniscono elementi probanti. Mariani, dopo aver effettuato tutti gli accertamenti di rito, si ferma per osservare minuziosamente gli ambienti in cui è stato compiuto il delitto: la sua attenzione viene colpita dallo stridente contrasto tra l’interno della casa, molto trascurato - è come se dappertutto si fosse depositato un velo di polvere e grigiore, e l’esterno, curato in ogni minimo dettaglio. Il giardino è ordinato, rigoglioso, frutto di un lavoro regolare e la badante fissa conferma che alla signora l’unica cosa che stava a cuore era il giardino.
Il commissario si arrovella per trovare una possibile spiegazione e quando la sera, a casa, riesce finalmente a condividere i suoi dubbi con Fran, ritrova quel dialogo sincero e costruttivo che era sempre stato uno dei punti di forza della coppia. Ritorna alla villa con la moglie, per un ulteriore sopralluogo, raccoglie nuovi indizi, e si dedica all’indagine con energia rinnovata. Riesce a penetrare gradualmente nella vita della donna trovata morta nel tentativo di capire, individua alcune tracce che gli erano sfuggite, le esamina e le rivolta alla ricerca di un’incoerenza rivelatrice. In questo modo i fatti appaiono diversi da come erano stati inquadrati prima e Mariani scopre, nella vita della vittima, un passato doloroso che ha lasciato un marchio indelebile e che inaspettatamente si è ripresentato segnando la parola definitiva.
L’abilità del commissario sta proprio in questo, nel sapere “entrare nella testa delle persone”, considerandole come esseri umani e non soltanto come indiziati, testimoni o vittime. Sarà proprio grazie a questa sensibilità, unita al rigore nelle procedure, che il commissario troverà il bandolo di una matassa molto intricata che gli farà collegare il terzo caso, l’orribile assassinio di un uomo di colore, al primo, ormai accantonato, e, indirettamente, al secondo.

Nella narrazione nulla è dato per scontato, l’autrice sa come catturare e mantenere viva l’attenzione del lettore. I dialoghi serrati tra il protagonista e i suoi collaboratori delineano caratteri e personalità diverse che rendono la storia dinamica e ricca di spunti. Bello e costruttivo il rapporto con l’ispettrice Petri che, nella parte finale, in perfetta sintonia con il commissario, mette in pratica i suoi insegnamenti e lo affianca nella soluzione dei casi. Curiosi e stimolanti i riscontri sulle indagini condotte da Fran, in privato: la figura della moglie, con la sua mente analitica da ingegnere informatico, ha sempre un ruolo importante nei romanzi della serie. Ben costruito il protagonista Antonio Mariani con il suo continuo ritornare sui luoghi del delitto alla ricerca di sfumature impercettibili a prima vista e, una volta colte, preziose per lo scioglimento dei misteri dell’animo umano. Il commissario è dotato di un’indiscussa abilità professionale, ma nel suo modo di procedere nelle indagini, fa i conti con innumerevoli dubbi, è cauto, curioso, profondo.

Soltanto alla fine del romanzo ciascun personaggio, e sono davvero molti, esce totalmente allo scoperto; le apparenze, o meglio, le finzioni e le “recite” vengono svelate e ogni dettaglio assume una forma nitida e – lo scopriremo nel finale a sorpresa – inaspettata

4 commenti:

  1. Un nuovo, per me, commissario da seguire in quel di Genova!

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  2. Interessante la segnalazione di autori pubblicati da case editrici minori.

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  3. "I fatti del G8" è stato pubblicato da Frilli oltre ad autori di gialli e noir genovesi.

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  4. Ho letto l'ultimo e mi è piaciuto

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