(a cura di Mimma Zuffi)
Salani editore - pagg. 224 - € 14,90
Elda Lanza è stata la prima presentatrice della RAI, giornalista di femminili e maestra di galateo. Scrive da sempre. Ha conosciuto Sartre e Eco, Armani e Gaber. Si è reinventata giallista di successo all’alba degli ottant’anni, con la serie dell’avvocato Gilardi, ma i suoi, più che gialli, sono spesso “romanzi con il morto”. Elda Lanza è una scrittrice che mostra uno sguardo acuto, ironico, inesausto, saggio eppure ancora apertissimo e giovane, talvolta sconsolato e amaro, sull’universo maschile soprattutto (vedi la sua autobiografia d’invenzione Uomini).
In questo romanzo, con spietata precisone e toccando una materia a lei familiare, racconta il mondo della pubblicità e della comunicazione, nel quale siamo immersi, le sue maschere smaglianti, dietro le quali spesso si nascondono le umane debolezze.
IL PRIMO GIALLO DI ELDA LANZA CHE NON FA PARTE DELLA SERIE DI MAX GILARDI
Un amore tragico con uno sfondo noir, il ritratto feroce
dell’ambiente dei pubblicitari e del “bel mondo” milanese
Il protagonista di questo romanzo è Alex Metz: un uomo che ‘si comportava come se fosse bello ed elegante’, anche se non era né l’uno né l’altro. Colto, intelligente e ambizioso, insegue la sua carriera da pubblicitario fino a New York, portando con sé la moglie Francesca. Il loro amore è profondo, ma funestato da incomprensioni e da troppe cose non dette, una relazione tormentata che spingerà Francesca nelle braccia di Paul, un collega di Alex, rampante, bugiardo e calcolatore. Una donna fragile e bella contesa da due uomini dalla forte personalità, una finta moglie malata, un suicidio, una figlia che ignorerà per anni la vera storia della sua nascita: ecco gli ingredienti che porteranno a un delitto di cui in molti potrebbero essere colpevoli. Il romanzo di un amore tragico con uno sfondo noir e insieme il ritratto feroce dell’ambiente dei pubblicitari, in cui la comunicazione è al centro di tutto, ma non delle vite dei protagonisti, incapaci di comunicare sentimenti ed emozioni.
«Elda Lanza non smette di sorprendere»
la Repubblica
«Elda Lanza mostra la stoffa di un’appassionata narratrice».
il Giornale
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