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domenica 15 aprile 2018

SE FOSSI…


di Sandra Romanelli


Se fossi una persona diversa da ciò che sono, vorrei che una magìa potesse trasformarmi, per un certo periodo, in un aviatore. Avrei il mio aereo privato e lo userei per scorrazzare per il cielo e per conoscere da vicino i cinque continenti.
Vorrei iniziare a esplorare le bellezze del mondo e scoprirne i segreti.


L’idea di potermi alzare in volo e lasciare quaggiù tutte le difficoltà e le meschinità che ci rendono la vita difficile è, già di per sé, un fatto molto bello.
Per prima cosa vorrei visitare quei paesi dell’Europa che non ho ancora avuto l’occasione e la gioia di conoscere.
Il primo paese che vorrei visitare è senz’altro la Grecia.

Isole greche
Mi piacerebbe soggiornare per un po’ nelle tante isole, per scoprire paesaggi incantevoli, bagnarmi nel  mare e poi, vivere da vicino, la bellezza delle antiche città e dei suoi monumenti classici.

Dal Mediterraneo passerei alla volta della Russia, questo sterminato e immenso paese, con un territorio estremamente variegato e con un passato storico che appassiona per le vicende e la cultura.
               
A Mosca, grazie a questa magìa, potrei passare in volo sulla Piazza Rossa del Cremlino, sulle Cattedrali di Kazan', Cristo Salvatore e soprattutto San Basilio, bellissima per i colori, con le sue eleganti cupole a cipolla.

Piazza Rossa del Cremlino

Per i miei spostamenti in città, vorrei utilizzare la metropolitana, per deliziarmi la vista con i mosaici, i dipinti, le statue, gli splendidi lampadari, i marmi bianchi e le maioliche che la adornano. Con essa si può raggiungere il Teatro Bolshoi dove vorrei assistere a uno spettacolo della prestigiosa compagnia di ballo.
Da Mosca volerei verso  San Pietroburgo, città fondata dallo Zar Pietro il Grande, sulla foce del fiume Neva, e il cui centro storico, con i suoi monumenti barocchi e neoclassici, è patrimonio dell’UNESCO. Dopo aver respirato un’atmosfera così particolare d’arte e cultura, lascerei questa straordinaria città  e mi dirigerei in Siberia.

Ho un desiderio particolare: quello di sorvolare con il mio aereo la Ferrovia Transiberiana, che collega la Russia europea a quella asiatica.  Sono oltre novemila chilometri  di lunghezza, da San Pietroburgo a Vladivostok, città al confine con la Cina e la Corea del Nord.


Percorso della Transiberiana


Vorrei conoscere quegli spazi sconfinati, le terre incontaminate, la fauna presente nelle riserve e vedere come vivono serenamente le persone non raggiunte dalla tecnologia.

Il secondo continente che desta la mia curiosità è senza dubbio l’America.  Raggiungerei per prima cosa gli Stati Uniti e dalla mia postazione magica vorrei riuscire ad ammirare da vicino, la famosa Statua della Libertà, avvicinarmi senza danno ai grattacieli di New York,  sorvolare a Washington la Casa Bianca. Poi vorrei camminare per le strade, parlare con la gente, conoscere la cultura di questo paese al quale, noi Europei, tendiamo molto.
              
 Statua della Libertà
                                            

A New York non trascurerei di fare una passeggiata in Central Park; qualunque sia la stagione, so che presenta una bellissima immagine.                                                      
Risalirei quindi sul mio aereo e mi dirigerei verso le immense foreste del Canada, per scoprire le meraviglie di questa terra: le montagne, i laghi di origine glaciale, i fiumi, le cascate e, subito dopo, a bordo di un motoscafo, contemplare i  ghiacciai eterni dell’Alaska, oggi   a rischio di scioglimento per il surriscaldamento globale del pianeta.

Poi vorrei raggiungere il Messico, per scoprire la zona montuosa del Chiapas e tutta la penisola dello Yucatan, dove mi fermerei a visitare i famosi siti Maya e, di certo, non tralascerei  d’immergermi nel meraviglioso mare turchese di Tulum, con i suoi cenotes e le candide spiagge e magari confondermi nella movida di Playa del Carmen e Cancun.

Rio de Janeiro
Nell’America del sud mi fermerei senza dubbio in Brasile, cominciando da Rio de Janeiro,  ex capitale.
Vorrei salire sul monte Corcovado per vedere da vicino la maestosa statua del Cristo Redentor, simbolo della città e da lì ammirare il Pan di Zucchero e le splendide spiagge di Copacabana e Ipanema.





Poi girerei in lungo e in largo la Foresta Amazzonica, considerata il polmone verde del pianeta, che, grazie all’elevata densità della vegetazione, consuma  un’enorme quantità di anidride carbonica, generando ossigeno.

Foresta Amazzonica


Si estende per il 65% nel territorio brasiliano. Vi sono sessantamila specie di piante, mille di uccelli, tremila di pesci, ottocentomila tra anfibi e rettili e oltre trecento specie di mammiferi. Da anni, questa regione, per permettere lo sfruttamento di giacimenti minerari e la vendita e l’esportazione di legname pregiato, sta subendo una forte deforestazione che genera molti aspetti problematici per l’eco sistema.                                                                                                                                           

Tango a Buenos Aires
E che dire dell’Argentina? Ho nelle orecchie la piacevolezza del suono della sua musica e le immagini dei Tangueros, ma pure l'eco del pianto e il dolore dei suoi abitanti, a causa delle travagliate vicende politiche del passato.  
Per distrarmi, vorrei percorrere le strade di Buenos Aires e sedermi  in quei  locali che una volta erano frequentati da  artisti. Lì la cultura e l'arte sono sempre stati argomenti  appassionanti. Con gli artisti parlerei di spettacolo, di teatro, di musica, di letteratura e...(perchè no?)  anche di politica.

           
In volo dall’America all’Africa, se si tratta di magia, il passo può essere breve.
                                                               
Dall’Egitto al Sud Africa c’è moltissimo da  vedere. Purtroppo  anche le guerre e i bambini-soldato. Qui il fenomeno è diffuso in alcuni paesi dove, per povertà e conflitti, il concetto d’infanzia non è lo stesso di quello della società occidentale.  Se avessi il potere, vorrei impedire a questi bambini di vivere la terribile esperienza dell’infanzia negata, dando loro tutto ciò di cui hanno bisogno, a cominciare da cose per noi consuete (ma non per loro), come acqua,  cibo, scuole, cure mediche.
Un altro mio desiderio? Sorvolare il deserto, per ammirarne la vastità, i colori, i silenzi.
Il deserto del Sahara


Soddisfatta di questa visione, mi dirigerei in Sudafrica, per vedere la miniera di Vaal River  e scoprire come estraggono dal sottosuolo enormi quantità d’oro. Mi fermerei a Bloemfontein (la città delle rose), detta dai nativi Mangaung (luogo dei ghepardi)  e nella vicina Kimberley, nota per le miniere di diamanti.

Dopo l'Africa vorrei raggiungere l’Asia, ma sono un po’ perplessa. Questo immenso continente, del quale fanno parte alcuni stati del Medio Oriente, mi attrae, ma mi fa riflettere. Mi piacerebbe in effetti conoscere da vicino Arabia Saudita, Iran e Afghanistan,  Paesi che, ancora oggi, hanno uno standard di vita diverso da quello europeo, ma prima mi incuriosisce visitare due città della Cina, come Pechino e  Shanghai... e allora via!... senza indugio.

Cominciamo da Pechino: piazza  Tienanmen.


Piazza Tienanmen
È la più grande piazza del mondo e non si può dimenticare che nel 1989  vide morire centinaia di studenti e di lavoratori che protestavano per ottenere maggiore libertà.
È impossibile camminare in questa piazza senza ricordare quella drammatica vicenda.
Shanghai, “la perla d'Oriente”, moderna metropoli, è una città sovrappopolata e, come Pechino, affollatissima. Ma poiché è considerata una delle città più alla moda e di maggior interesse dell'Asia, merita senz'altro una sosta; poi, proverò a sorvolare il Mare del Giappone: mi attende Tokio.



Qui la vita è frenetica, sia di giorno, sia di notte; qui si vivono le tradizioni e si scoprono le trasgressioni. Vorrei visitare anche  Hiroshima e Nagasaki e  fare una sosta sull’isola di Sado. Ma non vorrei ripartire senza aver compiuto un pellegrinaggio sulle pendici del Monte Fuji, la montagna sacra, simbolo del Giappone. So che è un luogo speciale, di rara bellezza  e molti giapponesi, almeno una volta, sognano di visitarlo. 

Giappone: vista del Monte Fuji con la cima innevata

Con il mio aereo privato sorvolerei quindi l’India, ma appena arrivata, un  vento monsonico mi annuncia che sta arrivando un temporale estivo, portatore di piogge, che recano sollievo contro la calura, dopo mesi di siccità.  Le inondazioni sono l' unico  pericolo !
Vorrei fermarmi a Nova Delhi, Bombay e Calcutta e, oltre ai monumenti, mi piacerebbe visitare qualche mercato per vederne i colori, sentirne le voci e i rumori, ma  soprattutto per distinguerne gli odori.

 


Mercato indiano

Non posso lasciare l’Asia senza passare per un paese mediorientale che mi attrae molto: la Giordania. Prima però voglio immergermi nelle acque  azzurre e salutari del Mar Morto, poi, rilassata e in piena forma, me ne andrò alla scoperta di città sia della Giordania, sia di Israele e Palestina: Petra, Amman, Gerusalemme, Nazareth, Betlemme e Gerico;  dicono che se vedi i luoghi della Terra Santa ti resteranno per sempre nel cuore.

Con queste immagini, parto alla scoperta dell’Oceania. 

Mare australiano

Mi aspetta l’Australia, sterminata e splendida! Ho voglia di vedere la sua estensione, il suo mare, il suo paesaggio inimmaginabile!
È per lo più abitata da Europei; io però voglio andare alla ricerca degli Aborigeni. Nel centro del continente trovo la tribù degli Aranda, stanno celebrando un rito religioso, il loro corpo è completamente ricoperto di disegni multicolori,  sono agghindati con pendagli e piume, hanno collane di denti di canguro.

In Nuova Zelanda mi attrae il monte Ngauruhoe, un vulcano ancora in attività, e gli spettacolosi geyser; alcuni di essi zampillano ad altezze di parecchie decine di metri.  



Geyser in Nuova Zelanda


Desidero raggiungere una riserva, per incontrare la tribù dei Maori, oggi non più temibili guerrieri, ma tranquilli contadini e allevatori di bestiame, ma tuttora detentori della storia delle loro tradizioni.
I loro balli sono talmente carichi di forza e di aggressività espressiva che, guardandoli, non si può non pensare agli antichi guerrieri!
Haka - la danza tradizionale dei Maori 
          
Le isole sub-antartiche della Nuova Zelanda sono popolate da numerosi mammiferi marini, come: otarie, elefanti e leoni marini, ma pure da milioni di pinguini appartenenti a varie specie. Voglio scovarli e divertirmi a osservarli!

Ora devo fare attenzione. Il tempo consentito per vivere la magia da Aviatore- Esploratore, sta per terminare.
Devo fare ritorno alla realtà quotidiana, ma mi riprometto  che qualche paese, visto solo con gli occhi del desiderio e della fantasia, andrò sicuramente, a vederlo dal vero.

Ciao, a presto, meravigliosi continenti!











 


2 commenti:

  1. Molto dolce e carino, è bello volare sul mondo sognando perchè sognare non costa nulla...Scusa ma devo farti una piccola annotazione: Rio de Janeiro non è la capitale del Brasile, perchè è Brasilia, questo non toglie niente alla bellezza di questo volo pindarico. Juanito

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    1. In effetti Rio è stata capitale del Brasile prima di Brasilia, in tempi più lontani e solo fino al 1960. Nel mio immaginario però, resta la città che più di ogni altra desidererei visitare per aver sentito, più volte, decantare le sue attrattive turistiche.
      Grazie Juanito, per la precisazione e per aver gradito la dolcezza del mio sogno.
      Sandra

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