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giovedì 22 marzo 2018

GATTI BIANCHI GATTI NERI


di Giovanni De Pedro


- Lo sapevi che il 17 Febbraio è stata la festa internazionale dei gatti? -
- Sì, Lucrezia, lo sapevo. -
- Allora, perché non prendi un gatto? -
- Perché ti ho già detto che preferirei avere un cane ma ho la casa troppo piccola. -
- Appunto, i gatti occupano solo il tuo divano e non hanno bisogno di altro spazio, te lo assicuro io che ne ho due! -
- Ma sono fuori tutto il giorno per lavoro. -
- Qual è il problema? I gatti sono indipendenti, lasci loro il cibo per tutto il giorno e non devi neanche preoccuparti di portarli fuori per fare i loro bisogni! -
- Senti Lucrezia, mi hai quasi convinto e ti giuro che ci penserò. -
- Comincia andando al Wow Spazio Fumetto dove proprio il 17 Febbraio è stata  inaugurata una mostra inerente ai gatti diventati famosi grazie ai loro disegnatori, hai tempo fino al 31 Marzo. -


Seguendo il consiglio di Lucrezia mi reco in Viale Campania a Milano, scopro un mondo fantastico in questo spazio museale molto particolare dove bambini e adulti s'immergono in un mondo da sogno.
Cammino tra immagini di gatti del fumetto a me sconosciuti e altri molto noti, come Silvestro il gatto maldestro e sfortunato che dedica la sua esistenza al raggiungimento di uno scopo impossibile: catturare il canarino Titti.
Silvestro nacque nel 1945 dalla matita di Friz Freleng, regista e animatore della Warner Bros. Nei vari cartoons, che lo vedono protagonista, Silvestro, oltre che sfortunato è ostinato e sia che insegua Titti o Speedy Gonzales o che capiti muso a muso con il cane Ettore, non molla mai anche se ha sempre la peggio. Dal 1950, Silvestro deve dimostrare la sua capacità di cacciatore al figlioletto Silvestrino, il quale vergognandosi dei risultati negativi del padre, nasconde la testa in un sacchetto di carta.
Parte del successo italiano di Silvestro è dovuto al suo doppiatore Gigi Proietti, mentre Loretta Goggi con la voce di Titti ha coniato la famosa frase: "Mi è semblato di vedele un gatto".
Oh, oh, mi è semblato di vedele un gatto Silvestlo

In questa mostra faccio la conoscenza di un fumetto, a me sconosciuto, è John Blacksad. Ambientato negli Stati Uniti degli anni Cinquanta, narra delle avventure di un detective con le sembianze di un gatto nero. Anche gli altri personaggi sono animali antropomorfi, a partire dall'amico di Blacksad, la donnola Weekly ma ci sono anche, tra gli altri, cani, gorilla, lucertole e trichechi. Il disegnatore Juanjo Guarnido e lo scrittore Juan Diaz Canales usano gli animali per trasmettere in maniera immediata una caratteristica del personaggio, come succede nelle favole, anche se questo fumetto hard-boiled è ben lontano dal mondo dei fumetti Disney, ai quali Guarnido aveva lavorato negli studi di Montreuil, in Francia, assimilando la capacità di realizzare un disegno morbido, espressivo e realistico.
Il detective John Blacksad

Restando nel mondo Disney, mi torna alla mente il gatto Pietro Gambadilegno, acerrimo nemico di Topolino e chi non ricorda gli Aristogatti che hanno segnato la nostra infanzia?
La gatta Duchessa e i suoi figli Minou, Matisse e Bizet sono nominati eredi, fino alla loro morte, di tutti gli averi della loro ricca proprietaria dopodiché passerà tutto al maggiordomo Edgar, che per non aspettare decide di rapire e abbandonare la famiglia felina. Dopo vari incontri, tra i quali quello con le oche Adelina Bla Bla e Guendalina Bla Bla, Duchessa e la sua prole s'imbattono in Romeo "er gatto der Colosseo" e la sua band felina che suona il jazz. Tutto il gruppo vagabonda per i tetti di Parigi e qui sboccia l'amore tra Romeo, gatto di basso livello sociale, e Duchessa, fine aristogatta.
Dopo varie peripezie la coppia e i piccoli Minou, Matisse e Bizet riescono a tornare alla villa della loro proprietaria, dove vivranno felici e contenti.
Gli Aristogatti 


Anche il mondo di Internet non si esime dall'aver creato fenomeni di gatti come Pepè ma soprattutto il famosissimo Simon's Cat, l'unico gatto a non avere un nome proprio ma semplicemente indicato come il gatto di Simon. Infatti  il disegnatore Simon Tofield prese spunto, nel 2008, dai suoi gatti creando alcuni brevissimi filmati animati che divennero subito virali su YouTube. Simon's Cat è l'unico gatto dei fumetti che si comporta come un vero gatto ed è diventato nel corso degli anni una vera e propria star del web approdando, nel 2009, anche alla carta stampata, i suoi libri sono stati pubblicati in ben venticinque paesi. Dal dicembre 2011 è anche protagonista di una striscia a colori, anteriormente era  un gatto bianco delineato in nero, pubblicata dal Daily Mirror, nel 2017, Simon's Cat è diventato anche un gioco di Facebook.
Simon's Cat ha tante ragioni per limarsi le unghie
                (Foto di Giovanni De Pedro)

Anche il mondo della moda ha elevato una gatta a icona pop, nata in Giappone nel 1974 dalla matita di  Yuko Shimizu, Hello Kitty è tornata di moda in maniera prepotente tra le teenager del nuovo millennio attraverso una gamma di gadget di vario genere: astucci, magliette, zaini, trucchi e altri oggetti, che risultano essere i più ricercati dalle ragazze di tutto il mondo determinando in tal modo il successo della gattina bianca col fiocco rosso e gli occhi a mandorla.
Wow, Hello Kitty, che gadget fashion!

Tornato a casa ho ripensato alle parole di Lucrezia e all'entusiasmo che ho provato guardando tutti quei gatti e mi sono convinto ad adottare un gatto.
Adesso, alla faccia delle scaramanzie, vivo con un gatto nero che ho chiamato Fortunato, mi fa le fusa e vuole sempre essere coccolato.
Viviamo felici e contenti condividendo il mio...oops! Il nostro divano.
               Fortunato, questo divano è anche mio!
                      (Foto di Giovanni De Pedro)


4 commenti:

  1. Ciao Giovanni, carino il tuo articolo sui gatti! Anche noi abbiamo condiviso poltrona e divano con un gattino delizioso, per diciassette anni, apprezzando la sua compagnia e simpatia.
    Sandra e Silvestro

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  2. Grazie Sandra e, soprattutto, Silvestro...un nome una garanzia! Scherzo! Alla prossima, Giovanni.

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  3. Bell'articolo.Fortunato chi ha un gatto...Fortunato
    A presto, Silvextro

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  4. Grazie, fortunato è chi ha un gatto...silvextro. A presto, Giovanni

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