Iperborea - pagg. 224 - € 17,00
Traduzione di C. Cozzi, Claudia di Palermo
Artisti, filosofi,
intellettuali, poeti: sono loro i protagonisti di un libro che ci conduce in un
viaggio nel tempo e nella storia di San Pietroburgo
«A ogni passo in
questa città mi viene in mente un libro o mi risuona in testa una musica. È una
scoperta continua.» È il 1975 quando Jan Brokken rimane folgorato da San
Pietroburgo, l’allora Leningrado, patria splendente e malinconica di poeti e
dissidenti, folli e geni, disperati e amanti, culla della ribellione agli zar e
poi al regime sovietico in nome della libertà dell’arte e dello spirito. In
occasione del centenario della Rivoluzione d’Ottobre, Brokken ci accompagna
nelle sue passeggiate fra presente e passato attraverso strade, teatri, case e
musei sulle tracce dei personaggi che hanno reso Pietroburgo una capitale
mitica della cultura europea.
Un viaggio che parte dalla raffinatissima Anna
Achmatova, che sembra quasi personificare l’elegante fierezza di questa città,
per proseguire con l’avventura umana e poetica di Dostoevskij, Gogol’,
Solženicyn; i radicali Stravinskij e Malevič e i tormentati Čajkovskij
e Šostakovič; gli espatriati Brodskij, Rachmaninov e Nabokov e l’inquieto
Esenin, il «Rimbaud russo» che conquistò Isadora Duncan; il principe dandy
Jusupov, che assassinò Rasputin e fuggì a Parigi con un Rembrandt sottobraccio,
e la pianista Marija Judina, che seppur ebrea e dissidente ottenne con la sua
musica l’eterno favore di Stalin. In una sinfonia di ricordi, citazioni e
frammenti di vita, Brokken compone un ritratto impressionista della città della
nostalgia e del confronto tra l’arte e il potere, dove Mandel’štam ebbe a dire:
«Solo da noi hanno rispetto per la poesia, visto che uccidono in suo nome.»
Jan Brokken (1949), scrittore, giornalista e viaggiatore olandese, noto per la
capacità di raccontare i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale,
ha pubblicato numerosi romanzi di successo che la stampa ha avvicinato a
Graham Greene e Bruce Chatwin, come l’esordio narrativo De
Provincie (1984),
da cui è stato tratto un film, Nella casa del pianista (Iperborea 2011) sulla
vita di Youri Egorov e Anime baltiche (Iperborea 2014),
viaggio in un cruciale ma dimenticato pezzo d’Europa. L'ultimo suo libro
pubblicato da Iperborea è Il giardino dei cosacchi (2016).
Nessun commento:
Posta un commento