Longanesi - pagg. 200 - € 16,00
Una storia che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico.
Un’originalissima riflessione sul dolore, l’amicizia, l’amore e la vita
a partire dallo «spazio vuoto» che ognuno ha dentro di sé.
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna?
Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare». E del silenzio, dell’immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura».
Chiara Gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità per consentirci di non avere paura, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo, rivolgendosi, come in Per dieci minuti e ne Le luci nelle case degli altri, anche ai lettori più giovani.
Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, Qualcosa ci aiuta a difenderci dal Troppo, dal vizio sempre più diffuso di disperdersi, dai social network e a far riflettere su una società che oggi, più che mai, spinge ossessivamente a riempire il Vuoto, anziché invitarci ad ascoltarlo per capire chi siamo e a fare pace col Niente.
Chiara Gamberale ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, Arrivano i pagliacci (2002), La zona cieca (2009), Le luci nelle case degli altri (2010), Per dieci minuti (2013), Avrò cura di te, a quattro mani con Massimo Gramellini (2014) e Adesso (2016). È autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come Quarto piano scala a destra su Raitre e Io Chiara e L’Oscuro su Rai Radio2. Collabora con Vanity Fair, Io Donna e Donna Moderna.
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