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venerdì 28 ottobre 2016

"LA TRAPPOLA DI TUCIDIDE" di Massimo Donadi

(a cura di Mimma Zuffi)


 Cairo editore - pagg. 368 - € 16,00

L’Impero Sovietico è morto, ma l’ex presidente degli Stati Uniti, Samuel Jefferson, non si dà pace. Sa che si preparano giorni ben più bui della guerra fredda.

Nessuno lo vede ancora, ma c’è un nuovo nemico là fuori, ed è pericoloso più che mai.

Forse non è troppo tardi per riscrivere il futuro. Forse è il momento di convocare il Sodalizio. Forse la trappola di Tucidide può essere ancora evitata.



Di fronte all’incombere del più grande pericolo che l’Occidente abbia mai dovuto fronteggiare, Samuel Jefferson, carismatico e visionario ex presidente degli Stati Uniti, decide di lanciarsi in un’impresa ai limiti del possibile: sovvertire il corso futuro della Storia e con esso i destini di gran parte dell’umanità. In gioco c’è quello che per Jefferson rappresenta il valore supremo: la conservazione della supremazia globale. Al suo fianco, come due cavalieri dell’Apocalisse, marciano Mike Kovalski e James Rowling. Il primo, genio della finanza in grado di mettere in ginocchio Paesi e continenti interi con le sue infallibili speculazioni. Il secondo, alla testa del servizio clandestino della Cia, capace di manovrare e manipolare la vita di centinaia di ignari obiettivi. Il piano, articolato e tellurico, si dipana sotto la superficie anno dopo anno, decennio dopo decennio. E giunge al suo apice ai nostri giorni, quando ormai tutti i passi sono stati compiuti e i destini di tutti i protagonisti stanno per finalizzarsi, in un crescendo che scuoterà i pilastri stessi della Terra.
In questo thriller fantapolitico dall’inquietante realismo, seguiamo col fiato sospeso le mosse di una partita affascinante e violenta dove nulla è ciò che appare e nessuno è chi dice di essere. Fino all’ultimo istante attendiamo sgomenti la conclusione. Ma a scrivere il finale interverrà una variabile per definizione incontrollabile: il fattore umano.

Massimo Donadi è nato a Venezia 53 anni fa. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, per alcuni anni collabora alla cattedra di Diritto Privato. Intraprende poi la professione legale che svolge come attività esclusiva fino al 2005. Da quel momento inizia una parentesi durata quasi dieci anni di impegno politico, con tre successive elezioni, la prima al Senato della Repubblica e poi due volte alla Camera dei Deputati, dove svolge, in entrambe le legislature, il ruolo di presidente di un gruppo parlamentare. La trappola di Tucidide è il suo primo romanzo.

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