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martedì 12 luglio 2016

"La felicità degli uomini semplici", antologia a cura di Alain Mabanckou

(a cura di Mimma Zuffi)
66thand2nd - collana "Attese" - pagg. 168 - € 18,00
antologia  a cura di Alain Mabanckou

con i racconti di
Yahia Belaskri, In Koli Jean Bofane, Suleiman Cassamo, Florent Couao-Zotti, Eugène Ébodé, Helon Habila, Khadi Hane, Alain Mabanckou, Lucy Mushita, Niq Mhlongo, Mike Nikol, Boualem Sansal, Noo Saro-Wiwa, Sami Tchak e Abdourahman A. Waberilascia,


Mentre il campionato europeo volge al termine, i più brillanti scrittori africani contemporanei si preparano a scendere in campo, capitanati da Alain Mabanckou, per raccontare il loro continente attraverso una passione bruciante che attraversa tutti i suoi stati: il calcio. Dal Congo a Gibuti, dal Camerun alla Nigeria, dal Sudafrica all’Algeria passando per Mozambico, Zimbabwe e poi Benin, Togo e Senegal: quindici racconti e tre lingue diverse per svelare il sentimento dell’Africa per il gioco più bello del mondo.



Un talento formidabile che dona la propria vita al calcio, un allenatore che insieme a uno stregone fabbrica amuleti per far vincere la sua squadra, un intero villaggio che assume i panni dei più grandi campioni mentre una radiolina urla la cronaca della finale. E ancora, una ragazza si traveste da portiere, una bambina sfida i dettami della religione islamica per indossare gli scarpini, una donna si ubriaca dopo la clamorosa sconfitta del Brasile ai mondiali del 2014. Il tifo è accanito – si urla e si soffre per club stranieri, lontani e inarrivabili –, senza dimenticare l’altra metà del cielo: attaccanti o fattucchiere, giocatrici o nemiche acerrime di tante squadre del cuore, le donne danno vita a epici scontri con avversari, mariti, parenti, allenatori, concittadini. Sullo sfondo rimane l’Africa, con le sue contraddizioni, e il calcio diventa lo specchio, neanche troppo deformato, delle tensioni etniche del continente.
La felicità degli uomini semplici nasce da un’idea di 66thand2nd, che ha commissionato al suo autore africano più celebre, Alain Mabanckou, un compito simile a quello che lo scrittore franco congolese sta svolgendo come titolare della cattedra di Création Artistique al Collège de France: introdurre nei paradigmi culturali occidentali una nuova attenzione nei confronti della cultura africana, facendone conoscere i talenti più luminosi.

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