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martedì 26 aprile 2016

"Tutto si muove intorno a me", di Dany Laferrière

(a cura di Mimma Zuffi)
66thand2nd - pagg. 134 - € 16,00



Tutto si muove intorno a me di Dany Laferrière è nella longlist del Premio Von Rezzori 2016 per la migliore opera di narrativa straniera.

Tutto si muove intorno a me è il resoconto di un grande scrittore, primo haitiano a divenire membro dell’Académie Francaise e vincitore del Prix Médicis, sulla tragedia che sei anni fa mise in ginocchio Haiti.

Port-au-Prince, Haiti. 12 gennaio 2010, ore 16.53 locali: lo scrittore Dany Laferrière, esule da trentatre anni in Canada, è ospite dell’hotel Karibé per partecipare al festival Étonnants Voyageurs, quando un sisma di magnitudo 7.0 si abbatte sulla città caraibica. E così, dopo aver appurato di essere ancora intero, Dany decide di smettere la maschera del dandy e del flâneur, indossata con ironia nei suoi romanzi precedenti, per registrare senza artifici lo scenario apocalittico che si apre davanti ai suoi occhi. 



Reportage letterario che è insieme un omaggio alla dignità e all’eleganza del popolo haitiano, Tutto è inquieto intorno a me alterna istantanee del disastro, impressioni, ritratti e riflessioni personali (sul destino del paese, sull’invadenza dei media), ripercorrendo le tappe della tragedia senza indulgere nel senso di colpa del sopravvissuto di fronte ai tanti amici scomparsi tra le macerie. A sei anni dalla tragedia, un resoconto che è insieme commemorazione di una catastrofe rimasta nel cuore del mondo.

Alla fine dell'estate 66thand2nd pubblicherà dell'autore L’Arte ormai perduta del dolce far niente, un seducente viaggio attraverso idee ed emozioni in puro stile Diderot. L'autore intrattiene il lettore con gli argomenti più disparati, seppure strettamente connessi: il corpo, i cinque sensi, l’amore, la guerra, Obama e la Storia, Salinger e Borges, Bulgakov e Rulfo. Ma soprattutto parla della vita, perché in fondo l’arte del dolce far nient' altro non è se non l’arte di vivere.


Dany Laferrière è nato a Port-au-Prince nel 1953. Trascorsa l’infanzia con la nonna a Petit-Goâve – dove la madre lo aveva mandato per proteggerlo da eventuali rappresaglie del regime legate all’attività del padre –, fa ritorno nella capitale nel 1964. Finiti gli studi, inizia a collaborare con Radio Haïti-Inter e con il settimanale «Le Petit Samedi Soir». Dopo l’omicidio dell’amico e collega Gasner Raymond per mano dei tonton macoutes, la terribile polizia segreta dei Duvalier, nel 1976 Laferrière lascia precipitosamente l’isola e ripara a Montréal. Nel 1985 esce il suo primo libro, Come far l’amore con un negro senza far fatica, che diventa un caso letterario, suscitando anche numerose polemiche per l’adattamento cinematografico del 1989 firmato da Laferrière e Richard Sadler, e diretto da Jacques W. Benoit. Tra le altre sue opere, L’Odeur du café, Verso il Sud – finalista al Prix Renaudot, da cui è stato tratto l’omonimo film –, L’enigma del ritorno, vincitore del Prix Médicis e di altri prestigiosi riconoscimenti, e L’Art presque perdu de ne rien faire. Nel 2013 Laferrière è stato eletto al seggio 2 dell’Académie française, primo haitiano e primo canadese a ricevere questo onore.

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