
Mursia Editore -pagg. 216 - € 16,00
Prefazione di Aldo Cazzullo
La storia dei 44 ufficiali IMI che sfidarono i nazisti
«Senza dire una parola abbiamo fatto un passo avanti offrendoci al posto dei ventuno decimati. Ciascuno di noi prese la sua decisione in piena autonomia, senza obbedire a ordini superiori, in piena coscienza per sfidare l’arroganza nazista, con la certezza di una morte sicura.»
Una pagina eroica della Resistenza italiana, avvenuta nel cuore della Germania nazista. A scriverla un gruppo di ufficiali internati, come altri 700mila soldati italiani, nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943. Costretti al lavoro coatto, incrociarono le braccia e sfidarono la Gestapo.
Da questa schiera di uomini uscirono 44 ufficiali che si diedero volontari per sostituirsi a 21 compagni scelti per la decimazione. Nel febbraio del 1945 i quarantaquattro vennero deportati presso il campo di Unterlüss, un luogo di dolore e di morte dove tra sofferenze indicibili restarono fino alla liberazione.
Basato su testimonianze, documenti d’archivio e memorie dei sopravvissuti, questo libro riporta alla luce una storia a lungo dimenticata, simbolo della resistenza senz’armi dei soldati italiani contro il nazismo.
Andrea Parodi (Torino, 1978) è giornalista e studioso di storia moderna e contemporanea, esperto di storia sabauda tra XVII e XVIII secolo, professionista della comunicazione e social media. Si è occupato di temi legati alla Seconda guerra mondiale e alla Resistenza italiana, in particolare della lotta partigiana nelle Valli di Lanzo e di Internati Militari Italiani. Collabora attivamente con l’ANRP, di cui è fiduciario provinciale di Torino. È il pronipote di Carlo Grieco, uno dei 44 eroi di Unterlüss.
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