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mercoledì 17 febbraio 2016

Piccole donne, il capolavoro di Louise May Alcott

(recensione a cura di Rosaria Andrisani)

Piccole donne, pubblicato nel 1868, è un romanzo ricco di insegnamenti, un vero tesoro letterario che, appena si rivela ai nostri occhi, manifesta tutto il suo splendore per il valore dei concetti espressi. Louise May Alcott narra la storia delle sorelle March, ambientata negli Stati Uniti nel periodo della guerra di Secessione. La romantica e giudiziosa Meg, la ribelle e anticonformista Jo, la timida e introversa Beth e la dolce e creativa Amy, diverse tra loro, ma legate da profondo affetto, affrontano con coraggio i momenti difficili della loro adolescenza e della giovinezza. Trascorrono la loro vita con la madre, poiché il padre è impegnato a combattere al fronte. Il Natale che si sta avvicinando sarà triste per le ragazze, senza regali e con il pensiero fisso al padre che, ogni giorno, rischia la vita. 





Tuttavia lo spirito di sacrificio delle sorelle farà emergere la tenacia per andare avanti, aiutandosi a vicenda, sempre con decisione e apprezzando le piccole cose e la semplicità quotidiana. Una figura molto importante della storia è, senza dubbio, quella della madre, la quale insegna i giusti principi alle sue figlie, la buona educazione, la gentilezza, lasciandole vivere le proprie esperienze e vegliando su di loro in modo discreto. 
Un classico intramontabile, Piccole donne è un romanzo di formazione, un libro che può essere letto e riletto tante volte perché è sempre piacevole riscoprirlo e perché lascia un segno profondo nella mente e nel cuore del lettore. La narrazione scorrevole, caratterizzata da una scrittura spontanea, genuina, che esprime i concetti in modo semplice, comunica in maniera immediata il suo messaggio. Riscoprire valori importanti come quelli della solidarietà, dell’affetto, del coraggio, dell’unione familiare, del dovere, del rispetto e della stima per gli altri fa emergere l’attualità del romanzo della Alcott e l’importanza che questi stessi principi possano avere nella società contemporanea. 
L’autrice conosce bene l’animo umano e sa ben descrivere quello femminile, con intelligente ironia, ma anche con parole commoventi. Le sorelle March vivono momenti tristi, gioie, imparano a sperare e a superare le difficoltà, sempre insieme, con impegno e tanta forza d’animo; molte adolescenti potrebbero ritrovare la propria personalità in quella di ognuna delle protagoniste del romanzo. L’entusiasmo e la volontà di affrontare i problemi sono un invito a saper riflettere sul senso di ogni nostra azione, con atteggiamento fiducioso.

Louise May Alcott, scrittrice statunitense dell’Ottocento, oltre che per le sue numerose opere (tra cui ricordiamo quelle che hanno seguito l’opera qui recensita, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I ragazzi di Jo) viene ricordata e apprezzata perché è stata una ferma e entusiasta sostenitrice del suffragio universale esteso alle donne.  


2 commenti:

  1. Un libro piacevole e una recensione ben fatta rapportandosi anche al presente.
    Antonella

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  2. quante volte l'avrò riletto? ma solo da giovane, mi piacerebbe rispolverarlo, grazie per il suggerimento!!!!

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