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lunedì 22 giugno 2015

Fado, la musica del destino

di Marina Fichera

« Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte,
 l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto 
e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani... »
Ferdinando Pessoa

Il fado, il cui nome deriva dal latino “fatum”, destino, è la musica della malinconia e della saudade portoghese. Le melodie del fado sono pervase da una sensazione di perdita, di distacco e disincanto, sentimenti pienamente espressi dal susseguirsi di note che, ancor oggi, accompagna le vite dei portoghesi. Infatti il fado è vivo e vitale, al contrario di tante musiche popolari italiane ormai diffuse solo tra ristretti gruppi regionali o di appassionati. 
Il fado nasce nell’800 nei quartieri popolari di Lisbona, come espressione della marginalità e della trasgressione, una musica in tonalità minore, profondamente radicata nella cultura tradizionale e popolare lusitana. Esistono altre tipologie di fado oltre a quello di Lisbona, meno famose all’estero: il fado di Coimbra, tipico degli studenti della città e poco diffuso al di fuori di quella sfera, e quello di Porto, più veloce e in tonalità maggiore.
Questa "canzone dei sentimenti" è un dialogo tra voce e chitarra - la guitarra portuguesa - accompagnati, nella formazione base, dalla viola do fado e dal cavaquinho, una piccola chitarra che suona i bassi.

Uno spartito di fado
dal sito del Museo del Fado

Nel secolo scorso il fado lusitano è stato reso popolare nel mondo dalla grande cantante Amalia Rodrigues. Voce profonda e affascinante, dotata di una presenza scenica intensa e unica, Amalia è stata definita “la voce del Portogallo”. 
La sua sfolgorante carriera di fadista inizia nel 1945 e la porta a decenni di travolgente successo ma a metà degli anni ’70, con la “Rivoluzione dei garofani", è erroneamente considerata un simbolo del regime di Salazar, e subisce una forte discriminazione nel suo paese. Per questo motivo si rifugerà sempre più spesso in tournée all’estero che la porteranno a conquistare i palcoscenici di tutto il mondo, fino all’inizio degli anni ‘90 .
Amalia Rodrigues, la più alta interprete del fado e la voce del Portogallo, in oltre cinquant’anni di carriera ha inciso circa centosettanta LP e dato lustro, visibilità e fama planetaria alla musica del destino.
Sito ufficiale di Amalia Rodrigues:  www.amalia.com/


Amalia Rodriguez (Lisbona, 1920 - 1999)

Amalia Rodrigues – “Lisboa antigua”

Le attuali star del fado, quasi tutte giovani e bellissime - alcune delle quali come Dulce Pontes, Teresa Salgueiro o Mariza hanno raggiunto la notorietà internazionale - vendono centinaia di migliaia di copie di cd e mp3, in Portogallo e all’estero.
Tra le più famose vi è senza dubbio Mariza, nata  quarantadue anni fa in Mozambico, quando il paese era ancora una colonia portoghese, e  internazionalmente riconosciuta come la vera erede di Amalia Rodriguez. La sua voce, limpida e potente, e il suo modo drammatico e sensuale di porsi al pubblico fanno di lei una vera star.
L’intensità delle sue interpretazioni ha riportato il fado alla ribalta del vasto pubblico della world music, e non solo. Il sito ufficiale di Mariza è: www.mariza.com

Mariza – “Primavera” dal vivo a Lisbona

Mariza – “Rosa branca”

Mariza (Maputo, Monzambico, 1973)

Il mare è un  tema molto caro ai fadisti, il poderoso Oceano Atlantico è un mare che spesso divide e vince, ma anche che culla e cura. Altre volte è solo un ricordo, una sensazione d'incompiuto, la sorte che ride beffarda, ma è anche il luogo dell’anima, del ritorno. 

Mafalda Arnauth  - “O Mar Fala de Ti”

O Mar fala de ti - Il Mare Parla di Te
Nacqui in qualche luogo
da cui si scorge il mare
tessere l'orizzonte,
E ascoltando il mare gemere
nacqui come l'acqua sgorga
dalla fonte.
(...)
Forse lì è il luogo
dove posso affermare
che mi feci più umano
quando, disormeggiando,
sentii che l'anima è
un oceano. 

Dulce Pontes – “Canção do mar”

Una delle prime interpreti della nuova generazione di fadiste ad aver raggiunto la fama internazionale è stata Dulce Pontes (Montijo, 1969). Famosa per aver inciso nel 2003 “Focus”, con Ennio Morricone e la sua orchestra, Dulce Pontes interpreta una versione più pop del fado, che è servita a modernizzarlo e farlo rinascere, e a colmare il vuoto di personalità e voci creatosi a seguito del ritiro dalle scene di Amalia Rodrigues.
Questo il sito ufficiale della cantante: http://www.dulcepontes.info/
Copertina del CD di Dulce Pontes "Focus" - 2003
 Un’altra diva del fado è Mafalda Arnauth, voce seducente e cristallina, con uno stile molto personale. Il suo esordio è avvenuto nel 1999 - appena ventiquattrenne - con l'album omonimo che le ha fatto conquistare una nomination come miglior interprete ai Globes d'or e il premio di voce rivelazione dell'anno di Blitz, rivista portoghese rivolta ad un pubblico giovanile.  In oltre quindici anni di carriera ha inciso numerosi album tra cui “Esta Voz Que Me Atravessa” (2001) e  “Flor de fado” (2008). Ascoltarla è un viaggio nella profondità di questa musica tradizionale.
Tutte le informazioni su di lei al sito: http://www.mafaldaarnauth.com/

Mafalda Arnauth – “No Teu Poema”

Mafalda Arnauth (Lisbona, 1974)

Nei testi di fado è spesso citata Lisbona con il suo grande fiume, il Tago, che scorre accanto alla città e l'accarezza come una mano ferma ma tenera può accarezzare un bimbo.

Madredeus con Teresa Salgueiro – “O Tejo”

I Madredeus, di cui ha fatto parte Teresa Salgueiro fino al 2007, sono diventati famosi con il film di Wim Wenders del 1994, “Lisbon Story”. Una pellicola in cui la musica della città è parte integrante della storia. E forse si può capire meglio il fado visitando Lisbona, una capitale costruita sulle rive del fiume Tago, antica, decadente, malinconica ma vitale. Una città con una luce brillante eppure piena di ombre, orgogliosa dei passati splendori, evidenti nella Praça do Comércio e nella Baixa, e profondamente popolare come la dolce collina dell’Alfama.

Carlos do Carmo - "Bairro Alto"

Se passate da Lisbona non mancate di visitare il museo dedicato a questa musica, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco: sarà un piacevole percorso tra le immagini, le note e la storia del fado. Il museo è anche un attivissimo centro culturale e sede di numerosi concerti. 


Un concerto indimenticabile a cui ho avuto il privilegio di assistere è stato quello di Beatriz da Conceição a Porto nel 2001, anno in cui la città fu capitale europea della cultura.
Beatriz da Conceição (Porto, 1939) è una delle più famose interpreti della vecchia generazione fadista. Nel chiostro di un antico palazzo di Porto quest'austera signora vestita di nero cantò per pochi fortunati alcune delle più belle note del fado classico, in una sera incantata di nostalgia e intrisa di amara dolcezza. 

Qualche anno fa, in un paesino della Brianza, ho assistito al concerto di Bevinda. Questa cantante franco-portoghese, nata nel 1961, ha una voce molto particolare che si esprime a pieno in una presenza scenica forte e delicata.

Bevinda – “Fatum”

Per me il fado rappresenta la nostalgia di un passato glorioso, la malinconia di qualcosa che non c’è più, che sia un amore o un luogo non importa. Una sottile tristezza in note, calda come un pianto liberatorio e struggente come un ultimo abbraccio. E' il destino a cui non possiamo mai sottrarci. Una musica suadente, come sospesa nel tempo, ricca di fatalismo ma anche di romanticismo non melenso, fonte di emozioni vere e profonde.

4 commenti:

  1. Il tuo "fatum" è quello di saper sempre colpire nel segno! Musica stupenda che ti prende il l'anima! Brava!
    Anna

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    Risposte
    1. Ti ringrazio moltissimo Anna!!
      ciao
      Marina

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  2. I collegamenti che hai fatto sono molto interessanti.
    Roby

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