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lunedì 4 maggio 2015

Francesco Nuti: Buon Compleanno!

a cura di Sandra Romanelli
     
Francesco Nuti nel film "Stregati"

Il 17 maggio Francesco Nuti festeggerà il suo sessantesimo compleanno e il comune di Prato ha deciso di onorare il suo concittadino dedicandogli, dal 20 aprile al 18 maggio, una rassegna di cinque film, al cinema Terminale. Ogni  lunedì, sarà proiettata una delle sue opere  e cinque  ospiti racconteranno il loro rapporto con Nuti. 


- Il primo film della rassegna è “Casablanca Casablanca”, come ospite Giuliana De Sio, coprotagonista.
- Segue “Madonna che silenzio c'è stasera” raccontato dall'attrice protagonista Edy Angelillo. 
- Tra gli ospiti anche il regista Maurizio Ponzi che lo ha diretto tre volte, tra cui nel film cult: “Io, Chiara e lo Scuro”.
- L'11 maggio ci sarà un documentario biografico dal titolo “Francesco Nuti e vengo da lontano”, presentato dal fratello medico e musicista Giovanni.
- Ultimo appuntamento il 18 maggio con “Tutta colpa del paradiso”. Sarà presente Giovanni Veronesi, amico di Francesco e coautore del soggetto e della sceneggiatura del film (insieme a Vincenzo Cerami).
Lo scorso anno furono i suoi quattro amici, tutti fiorentini doc: Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello e Marco Masini, eclettici e simpatici artisti dello spettacolo, cinema, TV e canzone, a rendergli omaggio con uno spettacolo al Mandela Forum di Firenze.

Marco Masini, Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni
insieme per Francesco Nuti
Ma proviamo a ripercorrere la carriera di Francesco Nuti
Nato a Prato il 17 maggio 1955 iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo molto presto, come attore. Era ancora  studente, infatti, quando cominciò a  esibirsi recitando monologhi scritti da lui stesso.
Ma il grande successo di pubblico arrivò a partire dalla fine degli anni Settanta quando passò a ricoprire, oltre al ruolo dell’attore, anche quello di sceneggiatore, regista e produttore cinematografico.
Dal 2001 Francesco Nuti iniziò a soffrire di gravi problemi di depressione che lo spinsero all’alcolismo. Egli si ritrovò a dover gestire una doppia crisi, sia nel campo  professionale, sia in quello personale.
Il 3 settembre del 2006 a causa di un incidente domestico sbatté la testa ed entrò in coma; fu ricoverato d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma in prognosi riservata e venne operato per un ematoma cranico.Uscito dal coma, dopo una lunga riabilitazione, a febbraio del 2009 Nuti tornò finalmente a casa. 
Oggi, purtroppo, a causa di quell’incidente è costretto a muoversi su una sedia a rotelle e per una disartria non può parlare, ma comprende tutto e comunica tramite  computer. 
Francesco Nuti al computer

Desideriamo ricordare alcune tappe di questo artista che, fino al Duemila, ci ha emozionato e divertito  con i suoi film.
La sua carriera artistica iniziò verso la fine degli anni Settanta, quando Alessandro Benvenuti e Athina Cenci gli proposero di entrare a far parte del gruppo cabarettistico i Giancattivi.
Furono anni duranti i quali il trio collezionò parecchi successi, partecipando a spettacoli televisivi innovativi, come “Black Out” e “Non Stop”. 
In quegli anni iniziava l’era della Tv a colori e i programmi erano molto seguiti, soprattutto quando proponevano nuovi talenti.
Dal  programma TV “Non Stop”, diretto da Enzo Trapani passarono parecchi comici, ricordiamo, oltre al Trio fiorentino I Giancattivi, il Trio napoletano La Smorfia (Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro), I gatti di Vicolo Miracoli (Jerry Calà, Franco Oppini, Ninì Salerno, Umberto Smaila), Zuzzurro e Gaspare, Marco Messeri e Carlo Verdone, tutti giovani promesse e future star del cinema, del teatro e della televisione.
Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Francesco Nuti
in una scena del film "Ad ovest di Paperino"
Nel 1981 il gruppo dei Giancattivi esordì sul grande schermo con un film scritto e diretto da Alessandro Benvenuti, dal titolo Ad ovest di Paperino.
La trama racconta una storia surreale, con tre personaggi tanto divertenti quanto improbabili.
Alessandro Benvenuti, alla sua prima opera cinematografica, vinse il Nastro d’argento (1982) come miglior regista esordiente.
Dopo questo primo successo cinematografico, condiviso con gli altri due compagni del Trio, Francesco Nuti partecipò a tre film diretti da Maurizio Ponzi:
- Madonna che silenzio c'è stasera (1982)
- Io, Chiara e lo Scuro (1982)
- Son contento (1983)
Francesco Nuti e Edy Angelillo in "Madonna che silenzio c'è stasera"
In Madonna che silenzio c'è stasera Nuti recita senza i colleghi del Trio, i Giancattivi. Accanto a lui Edy Angelillo (nel ruolo di Maria, la fidanzata). 
L'ambientazione è la città di Prato con le sue industrie tessili. La  storia si dipana in un'unica giornata, dalla sveglia mattutina alla sera. 

Riguardo al film, Leonardo Pieraccioni ha dichiarato: “Quando vidi al cinema Manzoni “Madonna che silenzio c’è stasera”, pensai  che anch’io avrei voluto fare quel mestiere. Ci lega l'entusiasmo scellerato che Nuti metteva nei suoi film.”


Francesco Nuti e Giuliana De Sio
 in "Io Chiara e lo Scuro"
Io, Chiara e lo Scuro ottenne un vero successo di critica e pubblico. Francesco Nuti, insieme al regista Maurizio Ponzi, curò sia il soggetto sia la sceneggiatura,  oltre che interpretare il personaggio di un esperto nel gioco del biliardo (Francesco Piccioli, detto il Toscano) . 
Giuliana De Sio vestiva i panni di Chiara, una sassofonista che abitava nello stesso palazzo del giocatore di biliardo.
Grazie a uno scambio di valigie, che provoca notevoli disguidi e litigi, i due si conoscono, s’ innamorano e si lasciano, ma dopo una serie di gare al tavolo del biliardo, il Toscano vincerà l’ultima sfida con il campione lo Scuro (Marcello Lotti) e ritroverà l’amore con Chiara.
Tra gli interpreti figuravano noti caratteristi come Antonio Petrocelli (il Mancino), Novello Novelli (il Merlo) e Renato Cecchetto (Giovanni).
Film elegante e garbato Io, Chiara e lo Scuro fu presentato nella sezione “Un Certain Regard” del 36º Festival di Cannes.
Nel 1983 ottenne 2 David di Donatello come:   
- miglior attore protagonista (Francesco Nuti)
- migliore attrice protagonista (Giuliana De Sio)
Nello stesso anno a Francesco Nuti fu assegnato, per la sezione Cinema Italiano, il Premio De Sica 1983.

Negli anni successivi, nelle vesti di attore e regista, dedicò altre due pellicole  al gioco del biliardo: Casablanca, Casablanca (1985) e Il signor Quindicipalle (1998) un divertentissimo film con Sabrina Ferilli.
Con Casablanca, Casablanca (séguito di Io, Chiara e lo Scuro), Nuti ottenne un premio come: 
- miglior regista esordiente, al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián.
- il David di Donatello 1985 come miglior attore protagonista

Tra i film degli anni Ottanta ricordiamo inoltre: 
- Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (1985) - episodio Sant'Analfabeta (miniserie TV)
- Tutta colpa del Paradiso, regia di Francesco Nuti (1985)
- Stregati, regia di Francesco Nuti (1986)
- Caruso Pascoski di padre polacco, regia di Francesco Nuti (1988)
- Willy Signori e vengo da lontano, regia di Francesco Nuti (1989)

Francesco Nuti, Ornella Muti e il piccolo Marco Vivio
nel film "Tutta colpa del Paradiso"
Tutta colpa del Paradiso fu il secondo film diretto da Francesco Nuti. Nel cast: Ornella Muti (Celeste), Roberto Alpi (Sandro), Laura Betti (direttrice dell’Istituto)  e il piccolo Marco Vivio.
Questo film tenero e delicato dove ciò che predomina sono i sentimenti si svolge nello splendido scenario della Val d’Ayas, in Val d’Aosta, in  una baita chiamata Paradiso dove Sandro,  ricercatore del mitico stambecco bianco, vive con Celeste e Lorenzo, il loro figlio adottivo.
In realtà, il padre naturale di Lorenzo, è Romeo ( interpretato da Francesco Nuti), il quale, uscito dal carcere, dopo aver scontato una condanna per rapina a mano  armata, decide di rintracciare suo figlio.
Dopo aver scoperto che il piccolo vive felice in un ambiente naturale e sereno decide di non rivelargli di essere il suo vero padre. 

Ornella Muti e Francesco Nuti sul set del film "Stregati"
Stregati (1986) è un altro film diretto da Nuti, e la partner ancora Ornella Muti, in un ruolo molto sensuale e provocante.
Francesco Nuti (Lorenzo) è un disc-jockey che vive a Genova, in un loft vicino al porto. Lavora a Radio Strega, dove conduce una trasmissione notturna di musica e intrattenimento. La sua vita è molto libera e ricca di avventure sentimentali. In una notte piovosa incontra Anna (Ornella Muti) che deve prendere un treno per Verona. Con lei trascorrerà una notte di sesso e altri bellissimi momenti insieme. Arriverà anche a innamorarsi di lei e per questo deciderà di porre fine alla sua disordinata vita da play-boy.   

Ricky Tognazzi e Clarissa Burt
in "Caruso Pascoski di padre polacco"
Caruso Pascoski di padre polacco (1988), diretto da Nuti, riscosse un notevole successo di pubblico. Nel cast una nutrita schiera di attori: Ricky Tognazzi, Clarissa Burt, Novello Novelli, Olivia Link, Carlo Monni.    
La trama narra la storia di Caruso (Francesco Nuti), psicanalista alle prese con casi davvero insoliti e bizzarri.
Un giorno un suo paziente, Edoardo (Ricky Tognazzi), da lui considerato omosessuale, nel ringraziarlo per l’eccellente lavoro che ha fatto per risolvere il suo caso e “guarirlo”, gli racconta di essersi innamorato di Giulia (Clarissa Burt), una donna bellissima con la quale è andato a vivere. 
Peccato che Giulia sia proprio la moglie dello psicanalista!
Ma Giulia, dopo un anno di convivenza con Edoardo e prima di firmare definitivamente  il divorzio, decide di tornare con Caruso.

Con Willy Signori e vengo da lontano (1989) Nuti firmò la sua quinta regia. Il cast di attori era composto da: Isabella Ferrari, Anna Galliena, Alessandro Haber,  Novello Novelli, Antonio Petrocelli, Cristina Gaioni, Giovanni Veronesi e lo stesso Nuti che interpretava il ruolo di un giornalista di cronaca nera.
Il film ottenne: 
1) al David di Donatello 1990 una Nomination come:
- Miglior attore non protagonista per  Alessandro Haber 
2) il Nastro d’argento 1990 a:
-  Alessadro Haber miglior attore non protagonista
-  la Nomination come miglior attrice protagonista a Isabella Ferrari
Nel febbraio 1988 la partecipazione di Francesco Nuti al trentottesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo non passò di certo inosservata. Partecipò alla gara canora con un testo molto bello di Riccardo Mariotti “Sarà per te”, in seguito inciso anche da Mina.
Ginevra Nuti canta "Sarà per te"
L'anno scorso fu Ginevra, la figlia di Nuti, (avuta con l'attrice Annamaria Malipiero) a cantare, per suo padre, “Sarà per te” , al Mandela Forum di Firenze, in occasione del suo cinquantanovesimo compleanno.  

Negli anni Novanta diresse e interpretò tre film; nel Duemila, invece, altri due.   
-  Donne con le gonne, regia di Francesco Nuti (1991)
-  OcchioPinocchio, regia di Francesco Nuti (1994)
-  Il signor Quindicipalle, regia di Francesco Nuti (1998)
- Io amo Andrea, regia di Francesco Nuti (2000) con Francesca Neri, una love-story ambientata a Milano.
-  Caruso, zero in condotta, regia di Francesco Nuti (2001)

Carol Bouquet in "Donne con le gonne"
In Donne con le gonne Francesco Nuti aveva accanto, nel ruolo della moglie Margherita, Carol Bouquet, attrice francese di fama internazionale.


Nel cast Cinzia Leone, Didi Perego, Barbara Enrichi, Gianna Sammarco, Gastone Moschin, Antonio Petrocelli.
Bravissima a ricoprire ruoli eleganti e sofisticati, la Bouquet si mostrò a suo agio anche nei panni di una femminista irrequieta.
Dopo questo film, qualcosa cambiò nella vita e nella professione di Francesco Nuti. 
Il film OcchioPinocchio, non gli diede le soddisfazioni sperate e desiderate, e le pellicole successive non ebbero il medesimo successo di quelle degli esordi.  

Nel 1998 Nuti ripropose ai suoi fan il tema del gioco del biliardo, che negli anni Ottanta gli aveva portato tanta fortuna e successo, con Il signor Quindicipalle con Sabrina Ferilli nella parte di Sissi.  
Sabrina Ferilli e Francesco Nuti
nel film "Il signor Quindicipalle"
Sissi è una bellissima ragazza, ma anche una nota prostituta che il protagonista Francesco (Nuti), detto Cecco, ingaggia come fidanzata da presentare alla sua famiglia, composta da quattro donne: la madre (Gianna Giachetti), la nonna (Evelina Gori), la zia (Giuliana Colzi) e la sorella (Giulia Weber), l’unica ad aver intuito la vera professione di Sissi.
L’avventura con Sissi si trasformerà forse in amore ma il prologo e l’epilogo di questo spassoso film è ancora una volta la bravura del protagonista nell’arte del biliardo.


In oltre trent’anni di carriera Francesco Nuti ha scritto, diretto e interpretato commedie romantiche  o velate di malinconia, a volte surreali, ma sempre divertenti, commedie che restano indimenticabili e che rispecchiavano un momento cruciale e non trascurabile della società di fine secolo.                         
L’ultimo film interpretato da Nuti, prima dell’incidente, fu Concorso di colpa, (2005) di genere poliziesco, per la regia di Claudio Fragasso.
-  In quello stesso anno, al Festival cinematografico di Rimini, dedicato al cinema europeo, gli fu riconosciuto il Premio speciale  EuropaCinema 2005.
-  Nel giugno 2009 la Cineteca Nazionale gli dedicò una retrospettiva alla Sala Trevi di Roma.
- Il Festival Internazionale del film di  Roma 2010 gli dedicò un documentario dal titolo “Francesco Nuti… e vengo da lontano”.
- Nel 2011 ricevette il Davide di Michelangelo – Premio alla Carriera.

Francesco Nuti nel film
"Caruso zero in condotta"



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