Iacobelli Editore - pagg. 184 - € 18,00
Lo sapevate che
Romolo non è stato il vero fondatore di Roma?
Se la favola di
Romolo è soltanto una favola, come nasce veramente Roma? C’è
stato un “fondatore” o la città è cresciuta spontaneamente? E perché proprio
in quel sito particolare? I grandi storici insinuano che tutto sia
cominciato intorno a due ponti in corrispondenza dell’Isola Tiberina, sicché il
loro artefice, non Romolo, sarebbe il vero fondatore dell’Urbe.
I Romani chiamarono il fondatore
pontifex, anteponendolo alla gerarchia ecclesiastica al servizio di un alidilà
molto vago e governato da un padreterno di nome Giove.
Gli storici antichi sostengono che
prima dei ponti sull’Isola ne sarebbe stato costruito un altro, per tutt’altro
scopo e, particolare non secondario, che agli albori di Roma l’Isola Tiberina
neanche sarebbe esistita.
Questo libro propone,
alla luce di un’approfondita ricerca, un diverso punto di vista sulla nascita e
sulla storia di Roma, dei suoi ponti e dei suoi Pontifex.
Una
guida molto particolare tra ponti e pontefici per scoprire la vera storia di
Roma
Giulio Caporali,
ingegnere, vive in Toscana. Ha tradotto dal latino medievale gli Statuti
Comunali di Montepulciano del 1337 e, insieme con Gabriella Bartolini le Peregrinationes:
diario del pellegrinaggio in Terrasanta nel 1483 di Bernard von Breydenbach,
decano della cattedrale di Magonza.
Il libro
Montepulciano, l’ultima reggia è una sorta di divertissement
nel quale ha abbozzato una ricerca etimologica sulla vexata quaestio del nome
della città, che dovrebbe significare Monte di Porsenna.
Al
solo scopo di respirare un soffio di giovinezza nel volume Alla ricerca
della poesia perduta, ha assemblato i componimenti
che gli studenti della vecchia scuola erano “costretti” a mandare a memoria. Il
libro I poeti del vino, di qualche anno dopo, ne è stato l’ovvio e
inevitabile seguito.
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