Longanesi - pagg. 380 - € 18,00
“Seduto di fronte all’esistenza di mio padre, densa di avventure come un romanzo, cerco il coraggio di raccontarla.”
Casa di mare è il ritratto commovente, avventuroso e appassionato della vita del padre dell’autore, il noto industriale ligure Albino Buticchi. Un’esistenza tanto eccezionale quanto fragile. La storia di Albino Buticchi è quella di un uomo che dal nulla crea un impero per poi dissolverlo sotto la spinta incontrollabile delle sue passioni. Un personaggio dell’alta società internazionale dalla vita movimentata, il cui racconto nelle pagine di questo romanzo è caratterizzato dal tono e dal ritmo tipici di Marco Buticchi, con l’aggiunta inevitabile di una forte componente emotiva. Da Casa di mare emerge un vivido affresco dell’Italia eroica dell’ultimo secolo, dal Dopoguerra alla Dolce Vita, dagli anni del boom economico a quelli del grande calcio italiano. Una finestra aperta su una Nazione capace di risorgere dalle proprie macerie, grazie alle intuizioni e al coraggio dei protagonisti di quell’epoca.
Albino Buticchi è stato petroliere, pilota d’auto e dirigente sportivo. Dopo una giovinezza nella Resistenza, contrassegnata anche da una deportazione, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta diventò responsabile della BP (British Petroleum) nel Nord Italia. Nel 1972 divenne maggiore azionista e presidente dell’Associazione Calcio Milan. Entrato in contrasto con i tifosi e con il capitano Gianni Rivera, lasciò la presidenza nel dicembre del 1975. Frequentatore assiduo delle case da gioco, nel 1983 tentò il suicidio: si sparò alla testa e perse la vista. È scomparso il 13 ottobre del 2003 alla Spezia.
Marco Buticchi è il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana “I maestri dell’avventura”, in cui sono apparsi con grande successo di pubblico (oltre 1.500.000 copie vendute) e di critica Le Pietre della Luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d’oro (2003), L’anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007) e Il respiro del deserto (2009). Nel dicembre 2008 è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all’estero. Con La voce del destino (Longanesi, 2011) ha vinto il premio Salgari 2012. Sempre per Longanesi sono poi usciti La stella di pietra (2013) e Il segno dell’aquila (2015).
Su Casa di mare ha detto: «Se è vero che scrivere è dare voce a ciò che si ha dentro, con Casa di Mare ho assolto questo compito, scaricando dalla coscienza un debito che nutrivo verso il mio passato.»
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