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mercoledì 29 aprile 2015

EXPO MILANO

a cura di Sandra Romanelli

EXPO - La mascotte disegnata da Disney Italia

L'EXPO 2015 accenderà su Milano i riflettori del mondo. Pensiamo sia di buon auspicio parlarne ricordando le esposizioni che l’hanno preceduta. 
La prima Esposizione Nazionale risale al 1881 e fu un avvenimento straordinario per Milano e per l'Italia.

La manifestazione, inaugurata il 5 maggio 1881 da re Umberto I e dalla sua consorte, la regina Margherita, si svolse nell'area compresa tra via Palestro, corso Venezia e i Giardini Pubblici e registrò in sei mesi oltre un milione di visitatori provenienti da tutto il mondo. L'allestimento di quest’evento  eccezionale, voluto dalla Camera di Commercio e finanziato da  privati, scaturì dall'esigenza di riunire in un unico luogo, accessibile a tutti, le ultime novità nei settori dell’Industria, delle Scienze e dell’Arte.

Medaglia dedicata all'Esposizione Nazionale del 1881 a Milano

L'iniziativa, di grande importanza per la nascita e lo sviluppo dell'industria nel nostro Paese, riscosse un successo tale da contribuire a far assurgere Milano a “capitale economica” d'Italia.

L'ora del riposo durante i lavori dell'Esposizione del 1881
Dipinto di Filippo Carcano, Galleria d'Arte Moderna di Milano

- Le Esposizioni Riunite del 1894 si svolsero sempre a Milano da maggio a ottobre. 
L'evento non ebbe la stessa risonanza di quello precedente. Nato per  presentare la meccanica applicata ai processi industriali e come manifestazione dedicata a olio e vino, andò via via arricchendosi con altre iniziative: dalla pubblicità alla fotografia, dalla filatelica alla geografia, dallo sport alle belle arti. 
L'ingresso delle Esposizioni Riunite al Castello Sforzesco
L'area espositiva destinata fu quella del Parco sito alle spalle del Castello Sforzesco, da poco restaurato. Questa scelta fu compiuta sia per dare una spinta commerciale a via Dante, meno frequentata della Galleria Vittorio Emanuele e non molto lontana dalla stazione ferroviaria (l'attuale stazione Trenord di Piazzale Cadorna, in funzione già dal 1878), sia per facilitare l’accesso dei visitatori provenienti da città e paesi della regione.
Nella zona tra l'Arena e il Castello fu allestita anche una sorta di Parco del divertimento con il Water toboggan (un grande scivolo lungo il quale venivano lanciate delle piroghe che terminavano in un laghetto artificiale ),  le Montagne russe, la Ferrovia aerea (presentata dalla ditta Ceretti, simile a una piccola teleferica o telecabina odierna), il Panorama Giordano (dal nome dell'ideatore), la Torre Stigler.
La Torre d'acciaio, ideata da Augusto Stigler, titolare dell'omonima Officina Meccanica di via Galileo 45 a Milano, era alta 50 metri circa e permetteva, tramite un ascensore interno a funzionamento idraulico, di raggiungere un terrazzino posto a un'altezza di  40 metri, da dove si poteva osservare e ammirare sia l’Esposizione sia la città. In quegli anni, la ditta Stigler era all'avanguardia nel campo degli ascensori. Fu il figlio del titolare, Augusto II, ingegnere come il padre, laureatosi al Politecnico di Milano, a ideare, nel 1898, il primo ascensore elettrico.
Biglietto per l'ascensore Stigler

Questa “torre belvedere” (considerata una piccola Torre Eiffel), fu una vera e propria attrazione per il pubblico e quando, il 6 novembre, l'Esposizione venne smontata, essa continuò a slanciarsi verso il cielo. Fu demolita molti anni più tardi, nel 1924, quando divenne pericolante.           
Il Panorama Giordano (dal nome dell'ideatore) fu un allestimento molto singolare. Era costituito da un vagone ferroviario che, pur rimanendo immobile, dava ai viaggiatori la sensazione di spostarsi, poiché dai finestrini si potevano osservare splendidi panorami, tra scossoni, rumori e fischi. In realtà la scena panoramica era dipinta, ma, tramite dei rulli, scorreva velocemente come una pellicola cinematografica. Autori dei dipinti furono pittori che andavano per la maggiore in quegli anni, come Attilio Pusterla (che aveva frequentato Brera insieme a Filippo Carcano) ed Emilio Longoni (compagno di studi a Brera e amico del Segantini).  



Logo dell'Esposizione Internazionale 1906

- L’Esposizione Internazionale 1906 si tenne a Milano dal 28 aprile all'11 novembre.

Il Ventesimo secolo era iniziato da poco, portandosi dietro alcune invenzioni che arrivavano direttamente da quello precedente, ma fu proprio nel 1900 che progredirono e si svilupparono, fornendo all'umanità fasi di progresso tecnologico altissimo.
La lampadina era stata inventata nel 1879 da un americano, Thomas Alva Edison, e le prime lampadine si accesero proprio a New York. In Italia la luce elettrica nelle strade arrivò più tardi, ed è a Milano, in via Santa Radegonda, che fu costruita, nel 1883, la prima centrale termoelettrica europea e la seconda nel mondo (la prima era stata quella di Pearl Street a New York), in grado di inviare la corrente nelle fabbriche e nelle case. Agli inizi del Novecento l'illuminazione in Italia era ancora in gran parte a gas o si usavano le tradizionali lampade a olio. 

Lapide commemorativa a Milano,
Via Santa Radegonda
In via Santa Radegonda a Milano si può osservare la lapide commemorativa della prima centrale termoelettrica costruita in Europa. Questi impianti furono demoliti nel 1926; al loro posto venne costruito, e vi è ancora oggi, il cinema Odeon.

Nel 1900 esisteva già il cinema, grazie ai fratelli francesi Louis e Auguste Lumière e  Antonio Meucci aveva già inventato il telefono, scoperta della quale Bell si prese il merito.

La  radio,  frutto di una serie di esperimenti che valsero a Guglielmo Marconi il Premio Nobel per la fisica (1909), permetteva di trasmettere le informazioni, tramite onde elettromagnetiche.

L'invenzione del motore a scoppio, che utilizzava petrolio trasformato in benzina, portò alla costruzione di automobili e aerei.
Il primo volo di una macchina volante è del 1903 e lo si deve all'inventiva e al coraggio dei fratelli americani Wright.

Il 19 maggio 1906 veniva inaugurata la Galleria del Sempione che  rendeva possibile  la prima via ferroviaria diretta Milano-Parigi. L'Italia  si avvicinava in tal modo al resto dell'Europa centrale, favorendo e dando maggiore impulso agli scambi commerciali.
Nata per celebrare questo grande evento, l'Esposizione Internazionale 1906 fu dedicata ai trasporti e si estendeva a Milano in due grandi spazi: il primo alle spalle del Castello Sforzesco, nell'area verde, oggi Parco Sempione; il secondo  all'interno della Piazza D'Armi, che oggi corrisponde all'area dell'ex Fiera Campionaria.
I Paesi che presero parte all'Esposizione furono 40, gli espositori 35.000, i visitatori 5 milioni e mezzo.

I padiglioni che riscossero maggior successo furono, tra gli altri:
Parco Aerostatico
- il Parco Aerostatico, con i suoi palloni riempiti di aria o gas;
- La mostra aereonautica con l'aeronave Italia, primo dirigibile della storia italiana
- Il padiglione dell'Agraria
- Il padiglione russo con la collezione di porcellane dello zar Nicola II
- Il padiglione cinese con ristorante e la degustazione di prodotti tipici
Al tema della Previdenza Sociale partecipò anche la Società Umanitaria mostrando le proprie realizzazioni del suo primo quartiere popolare di edilizia residenziale.
La cosa più curiosa fu la ricostruzione, all'interno dell'Esposizione, di un altro quartiere chiamato "Via del Cairo", che riproduceva fedelmente la vita di una strada della capitale egiziana, con tanto di abitanti, un ristorante e all'ingresso un vero dromedario.

Acquario Civico di Milano
Le costruzioni realizzate per questo evento furono 225, compresi i 120 padiglioni; tra queste vale la pena ricordare l'Acquario Civico, ancora oggi considerato come uno dei più pregiati edifici in  stile Liberty.

Pochi anni più tardi, Paesi che si erano trovati fianco a fianco a parlare di tecnologia e progresso, si trovarono su fronti opposti a combattere la “Grande Guerra”, il primo conflitto mondiale. 




Dal tema dei trasporti alla nutrizione.

Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre, sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. In un'area espositiva di 1,1 milioni di metri quadrati, 145 Paesi e Organizzazioni internazionali mostreranno il meglio delle proprie tecnologie nutrizionali. 
Ci saranno 5 Aree Tematiche: Arts & Foods, Parco della Biodiversità, Children Park, Future Food District e Padiglione Zero; oltre 50 Padiglioni Nazionali e 9 Padiglioni Cluster (raggruppamento secondo identità tematiche e filiere alimentari).

Expo Gate - Piazza Castello
Il tema scelto, “Nutrire il  pianeta, energia per la vita”, ha come scopo anche quello di trattare il problema della mancanza di cibo in alcuni Paesi del mondo, lo sviluppo delle tecnologie per garantire un cibo sano e sicuro - nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri - il ritorno alla tradizione e la ricerca dell'innovazine, fino alle tematiche dell'OGM (Organismo Geneticamente Modificato).

Infine, è importante ricordare che Milano non ha dimenticato i visitatori più piccoli, perché anch'essi sono stati invitati a partecipare a questo grande evento. Infatti, dal 12 luglio al 14 settembre 2014, all'interno del Castello Sforzesco, è stato dedicato ai bambini uno spazio, Agorà, per permettere loro di conoscere attraverso il gioco il tema di Expo 2015. Dato il successo riscosso con questa iniziativa, questo spazio è stato riaperto, nei fine settimana, dal 22 novembre al 6 gennaio 2015. Attualmente, Agorà ha lasciato Milano, per trasferirsi a Torino, dove continuerà a promuovere i temi dell'Esposizione Universale.
Pensato proprio per loro, tra i Padiglioni tematici dell'Expo 2015, non poteva mancare il  Children Park (Parco dei bambini), un' area ludica e di scoperta, ricreativa ed educativa, per bambini e famiglie.

Con grandi e piccoli

  

  

             

                                                                                

2 commenti:

  1. Proprio interessante la storia di Expo. Speriamo che quella del 2015 resti nella storia non solo per gli aspetti negativi che finora l'hanno "marchiata". Comunque brava Sandra
    Vittorio

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    1. Grazie Vittorio per l'apprezzamento. Ci auguriamo tutti che l'Expo 2015 resti nella storia per ciò che porterà di positivo. Io credo che quest'evento straordinario possa creare per Milano e per l'Italia le condizioni per una ripresa effettiva.
      Sandra

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