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sabato 13 dicembre 2014

"Pride"

di Marina Fichera


PRIDE: una storia di vera solidarietà

Nel 1984, esattamente trent’anni fa, il Regno Unito visse la più grande controrivoluzione dall’epoca della Rivoluzione Industriale. Il Primo Ministro Margaret Thatcher decise di chiudere numerose miniere del Paese, scatenando un’ondata di scioperi da parte di migliaia di lavoratori. Per quasi un anno, circa 165.000 minatori incrociarono le braccia e protestarono con manifestazioni spesso represse con violenza dalle autorità.
Nello stesso periodo la comunità omosessuale anglosassone - solo da alcuni decenni non più fuorilegge - affrontava la propria tragica controrivoluzione a seguito dello scatenarsi dell’epidemia dell’AIDS.
Il film prende spunto dalla storia vera dell’incontro tra queste due comunità, apparentemente lontane migliaia di miglia ma che riuscirono a trovarsi nella solidarietà reciproca. 


Le discriminazioni e le vessazioni subite dagli omosessuali negli anni ‘80 – definiti dei pervertiti dalla maggior parte dell’opinione pubblica – li portarono a fraternizzare con i minatori in sciopero. Nacque così il movimento LGSM, “lesbiche e gay sostengono i minatori”, attraverso il quale furono raccolte oltre 20.000 sterline poi donate agli scioperanti e le loro famiglie. Le difficoltà talvolta riescono a unire gli esseri umani più diversi e quando questo accade nascono fiabe reali.
La pellicola riesce ad affrontare la drammaticità della situazione vissuta dai due gruppi con delicatezza, spensieratezza ma anche forza espressiva. I personaggi sono ben caratterizzati senza scadere nei facili stereotipi del minatore rozzo e ignorante o del gay effeminato e frivolo. 
Il confronto tra due realtà formalmente così lontane scatena alcune situazioni, talvolta drammatiche, altre esilaranti, che invitano a riflettere sull’alterità. Perché spesso abbiamo paura di chi non è conforme al nostro pensiero standard, temiamo chi non conosciamo, l’altro. Ma altrettanto spesso basterebbe soffermarsi un attimo e guardare chi ci sta davanti con occhi diversi per capire che siamo tutti uguali, anche se tutti diversi.
"Pride" racconta, lievemente e con quel pizzico di furbizia cinematografica che lo ha reso campione d’incassi in U.K., la storia di un incontro fatto con questi occhi. Un incontro che portò a un eclatante gesto: i minatori aprirono la parata del Gay Pride di Londra del 1985 come segno tangibile di riconoscenza alla comunità gay.
Questa è Storia, e questa è una bella storia di vera solidarietà.

Regia: Matthew Warchus
Anno: 2014
Nazione: Gran Bretagna
Interpreti: Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George MacKay
Data uscita in Italia: 11 dicembre 2014
Genere: commedia

3 commenti:

  1. Marina, tra un viaggio e l'altro riesci ad andare al cinema, a sentire concerti e a scrivere cose molto interessanti. Questa recensione, concisa ma al tempo stesso che fa pensare, invita a vedere questo film.
    Giusy

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    Risposte
    1. Giusy, tra tutte queste cose riesco anche a lavorare! ;-)
      Grazie per il simpatico commento, mi farai sapere se il film ti è piaciuto.
      ciao
      Marina

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  2. Dopo aver visto il film, credo che il punto non sia soltanto la solidarietà fra due gruppi lontani tra loro e perseguitati dalla "Lady di ferro" ma che quando si hanno traguardi comuni non importa da dove veniamo, cosa pensiamo o cosa siamo, l'importante è essere uniti per un ideale che in questo caso sono i diritti imprescendibilmente umani. Juanito

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