(a cura di Mimma Zuffi)
Salani : pagine 290 - € 13,90
Un cortile dietro casa. Giochi di bambini. Canti di chiesa. Luci e ombre di una famiglia numerosa. Il silenzio che segue una perdita. In questi diciotto racconti che si intrecciano in un mosaico narrativo, David Almond riannoda i fili della sua infanzia nel nord dell’Inghilterra, restituendone il respiro più autentico. Non c’è nostalgia, ma uno sguardo pieno di verità: ogni episodio, ogni voce, ogni istante illuminano la complessità del crescere in un ambiente segnato da una fede onnipresente, dalla povertà, dalla forza dei legami familiari e dal bisogno profondo di raccontare. Con una scrittura limpida e poetica, Almond trasforma la memoria in letteratura. I suoi ricordi, mai idealizzati, diventano materia viva: parlano di amore e di paura, di scoperta e di perdita, di fine dell’innocenza, di morte e rinascita. E in mezzo a tutto questo, brillano scintille di meraviglia – quelle stesse scintille che alimenteranno anni dopo i suoi romanzi più amati. Un gesto di condivisione intimo e potente, una mappa emotiva per orientarsi nei territori dell’infanzia e un omaggio alla forza delle storie, capaci di dare forma e senso alla vita. DAVID ALMOND è nato a Newcastle nel 1951 e vive nel Northumberland con la sua famiglia. Nel 2010 ha vinto l’Hans Christian Andersen Award, il premio Nobel della letteratura per ragazzi. Con Skellig ha vinto il Whitbread Children’s Award e la Carnegie Medal. Per Salani ha pubblicato Skellig, Argilla, La storia di Mina, Il bambino che si arrampicò fino alla luna, Il grande gioco, La vera storia del mostro Billy Dean, Mio papà sa volare!, La canzone di Orfeo, Il ragazzo che notava con i piranha, Un angelo nel taschino, La guerra è finita, Il calore del sole, Il canto del bosco, Anna, la bambina del mare, Il ragazzo tutto nuovo e Mina e il sogno di carta. Nel 2022 ha vinto in Italia il prestigioso Premio Internazionale Nonino, che ha anticipato per ben sei volte le scelte dei Nobel. «Potrebbe essere il miglior lavoro di Almond». The INDEPENDENT «Una raccolta commovente che naviga sula linea sottile tra finzione e autobiografia, evocando con chiarezza le gioie e i dolori dell'infanzia». THE TIMES |
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