Guanda editore
Narratori della Fenice - pagg. 368 - € 18,90
Una madre severa e
un padre comprensivo, una sorella maggiore ribelle e una sorella minore fin
troppo responsabile: ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides,
costretta a lasciare Cipro e a trasferirsi in Irlanda dopo il colpo di Stato
del 1974. Perché loro sono così diversi da tutti gli altri? Per il trauma di
un’esistenza interrotta, e ricominciata in terra straniera? O per via di
Mitros, il secondogenito, segnato da una malattia che lo ha colpito a pochi
mesi dalla nascita, mettendolo al centro dell’affetto e delle preoccupazioni
della famiglia? Di certo le due ragazze cercano disperatamente una loro
normalità: Alexia la insegue nelle fughe dell’adolescenza e poi in un
matrimonio affrettato; Melina, al contrario, nel rifiuto di ogni legame.
Fino a
quando si sente costretta, dalla trama di affetti e mancanze che da sempre
avvince la sua famiglia, ad accettare il più sbagliato di tutti. Sembra
l’inizio di un destino di solitudine, se non fosse per un dettaglio: il filo
teso tra due sorelle non si può spezzare.
Catherine Dunne
tesse con delicatezza una nuova, grande storia famigliare, in cui ci troviamo a
crescere, amare, illuderci e soffrire assieme a Melina, ad Alexia e ai vividi
personaggi che popolano le loro vite, in una Dublino di cielo e acqua. Un
romanzo che ci interroga sull’inesorabile verità dei sentimenti.
Catherine Dunne è nata nel 1954 a Dublino, dove vive. Ha
esordito nel 1997 con La metà di niente, che è subito diventato un best
seller internazionale. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia da
Guanda: La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita
diversa, L’amore o quasi, Un mondo ignorato, Se stasera
siamo qui, Donna alla finestra, Tutto per amore, Quel che
ora sappiamo, La grande amica, Un terribile amore.
L’autrice ha un sito
internet italiano: https://catherinedunne.it
Nessun commento:
Posta un commento