Durante una
visita veterinaria si è soliti chiedere quale sia l’alimentazione consueta
dell‘animale che
stiamo visitando e se per caso ci è capitato di notare che faccia scorpacciate
di erba.
La domanda può sembrare strana ma non lo è. Molto spesso, infatti la risposta è
affermativa sia per quanto riguarda i gatti che i cani, nonostante questi
ultimi siano strettamente carnivori.
I motivi per cui i nostri animali domestici lo fanno sono molteplici e alcuni, ammetto, ancora sconosciuti a noi umani.
I motivi per cui i nostri animali domestici lo fanno sono molteplici e alcuni, ammetto, ancora sconosciuti a noi umani.
Gli animali comunque,
per istinto, riconoscono le piante tossiche o velenose e non se ne cibano mai
(vi invito a proposito a leggere l’articolo in cui parlo specificatamente delle piante
potenzialmente pericolose che possono trovarsi all’interno delle abitazioni o in
giardino).
Si ritiene che il cane usi l’erba per “liberarsi” del contenuto gastrico. In questo caso sceglie appositamente erbe di buona consistenza per sfruttare l’azione abrasiva e irritante e provocare così i conati di vomito.
Si ritiene che il cane usi l’erba per “liberarsi” del contenuto gastrico. In questo caso sceglie appositamente erbe di buona consistenza per sfruttare l’azione abrasiva e irritante e provocare così i conati di vomito.
In altri casi, il
cane adotta questa tecnica per sfruttare il potere purgante delle fibre che
agiscono sul tratto intestinale. Se questi comportamenti sono occasionali non
c’è da preoccuparsi. Sarà però opportuno non farli “brucare” nei prati lungo
le strade altamente
trafficate o in città per evitare che “bruchino” piante in cui l’accumulo di
piombo e inquinanti, anche se superficiale, è notevole.
Se invece dovesse succedere più frequentemente, è il caso di fare accertamenti per escludere patologie o alterazioni comportamentali.
Se invece dovesse succedere più frequentemente, è il caso di fare accertamenti per escludere patologie o alterazioni comportamentali.
Un discorso a parte, invece, dobbiamo farlo per i gatti.
Anche i gatti
possono occasionalmente assumere erbe per contrastare disturbi gastro/enterici
ma non è l’unico motivo per cui lo fanno.
I nostri mici trovano in alcune piante o erbe anche un potere calmante, euforizzante e sessualmente eccitante.
I nostri mici trovano in alcune piante o erbe anche un potere calmante, euforizzante e sessualmente eccitante.
Tutti noi conosciamo “l’erba gatta” venduta anche nei più comuni supermercati non necessariamente nei Petshop, in vaschette pronte da germogliare o come semenza.
Anche se alcuni
gatti ne assumono con voracità, questa che si trova in commercio, dalle foglie
allungate, per quanto utile, non è proprio l’erba prediletta dai gatti. Quella
che è invece considerata come una” droga”(non vi preoccupate: nessun effetto
tossico e tantomeno “dipendenze”!) è una pianta molto simile alla menta per
conformazione delle fogli e della profumazione e proprio per questi due motivi,
è conosciuta anche come “Menta dei gatti”.
Il suo nome
scientifico è Nepeta Cataria, della famiglia delle Labiatae, in inglese Catnip
(boccone del gatto). E’ una pianta indigena dell’Europa e dell’Asia occidentale
e in Italia è diffusa un po’ ovunque, tranne in Sicilia e Sardegna, soprattutto
nelle zone collinari e nella bassa montagna. Si trova anche in vendita,
essiccata e confezionata in piccoli cuscinetti come “rinvigorente felino”.
Il comportamento
della maggior parte dei gatti in presenza della Nepeta, si evolve in
quattro fasi.
Il gatto annusa le foglie, le lecca e le mastica, strofina il mento e le guance
per finire col rotolarsi su tutta la pianta con grande entusiasmo. In alcuni
soggetti ai quali viene somministrato l’estratto concentrato si può notare
eccitazione sessuale. L’effetto svanisce dopo circa 10 minuti per lasciare il
posto alla consueta sessione di pulizia.
Un’altra pianta stimolante per i gatti è la comune valeriana che noi umani utilizziamo per tisane o fresca in insalate. I gatti la adorano e ne mangiano con avidità. Provate a regalargliene un ciuffetto quando preparate l’insalata per voi, o meglio ancora le radichette, le gradirà molto!
Un’altra pianta stimolante per i gatti è la comune valeriana che noi umani utilizziamo per tisane o fresca in insalate. I gatti la adorano e ne mangiano con avidità. Provate a regalargliene un ciuffetto quando preparate l’insalata per voi, o meglio ancora le radichette, le gradirà molto!
Ancora, l’Ulivo
dai forti poteri, è una pianta molto apprezzata dai gatti, in tutte le
sue parti, dal fusto alle foglie ai frutti.
Provate ad avvicinare al vostro micio un utensile di vero legno d’olivo non
trattato o a inumidire un gioco con un goccio di olio di oliva extravergine… e
lo vedrete impazzire di felicità.
Non
tutti gli individui però sono sensibili a queste piante. Attualmente solo il
50% dei gatti risponde agli stimoli di queste piante, soprattutto
della nepeta, e può darsi che alcuni restino del tutto indifferenti.
Probabilmente, non vivendo più all’aperto allo stato selvatico, ma in ambiente domestico hanno perso la capacità di riconoscere questi odori inebrianti.
Non è strettamente necessario avere in casa queste inebrianti fragranze, insomma, ma saranno sicuramente gradite.
Probabilmente, non vivendo più all’aperto allo stato selvatico, ma in ambiente domestico hanno perso la capacità di riconoscere questi odori inebrianti.
Non è strettamente necessario avere in casa queste inebrianti fragranze, insomma, ma saranno sicuramente gradite.
(pubblicato con l'autorizzazione di: Bama
s.p.a.
Per
contattare la dott.ssa Cristina Nardari: cristina.nardari@libero.it
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