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martedì 16 settembre 2014

"Un'iperbole e mezza", di Allie Brosh

(a cura di Mimma Zuffi)

Magazzini Salani Editore, pagg. 272 - € 16,00

Il disagio esistenziale si può curare con la creatività

 Il mio cane è scemo, il mondo è crudele e io sono sconnessa più che mai
Tratto dal pluripremiato blog Hyperbole and a Half

Il blog di Allie Brosh, Hyperbole and a Half, fondato nel 2009, è uno dei siti personali più seguiti al mondo con oltre 1,5 milioni di visitatori al giorno. Qui Allie Brosh ha iniziato a raccontare, con semplicità e ironia, la sua vita: dalle avventure della sua infanzia e del suo stupido cane alle sfide che ha dovuto affrontare nell’età adulta, tra queste la depressione.

Utilizzando Paintbrush Allie Brosh ha scelto di raccontare se stessa tramite un piccolo pesciolino dalla maglia rosa: «il personaggio che ho disegnato, perché rappresentasse me stessa nelle mie storie, ha un aspetto simile a quello di un animale e questo mi ha concesso alcune libertà narrative: poter mantenere un certo distacco tra storia e narratore ed essere molto più sciocca. È un’impronta di me stessa, non di come appaio, ma di come sono. In fondo al cuore io sono questa assurda, strana cosa».

Nel 2012 la storia della sua scomparsa dal blog inizia così: «Certe persone hanno un buon motivo per essere depresse, ma io no. Un giorno mi sono semplicemente svegliata triste e confusa senza nessunissimo motivo».

Nel maggio del 2013, dopo un periodo di lungo silenzio dovuto alla malattia, Allie Brosh è tornata a scrivere. In molti la stavano aspettando: in un solo giorno il post intitolato “Depressione parte seconda” è stato visualizzato da un milione e mezzo di utenti. Centinaia di fan hanno iniziato a scriverle e critici e psicologi hanno acclamato la sua perspicace descrizione della malattia.

A quelli che le chiesero perché avesse deciso di raccontare un’esperienza come questa attraverso la comicità del suo fumetto Allie Brosh rispose: «ho sempre utilizzato l’umorismo come un meccanismo di sopravvivenza. Alcune persone che sono depresse esprimono se stesse attraverso la poesia o la musica, alcune dipingo immagini profonde ed evocative. Io ho espresso la mia depressione capovolgendola e ridendoci sopra. Nella tragedia c’è davvero molta commedia».

Più tardi Un’iperbole e mezza è diventato un libro, in parte storia illustrata, in parte diario, che ha dominando le classifiche americane con oltre 400.000 copie vendute.

Perché Allie Brosh ha scelto di dare al suo blog, e al suo libro, il nome di Un’iperbole e mezza è lei stessa a spiegarlo in diverse interviste: “mi piacerebbe avere una storia brillante da raccontare, ma quello che in realtà accadde fu che mi venne richiesto di pensare a un nome per il mio blog prima di poter cominciare a scrivere qualcosa. Ero così impaziente di iniziare a scrivere i miei post che scelsi il primo nome, vagamente originale, che mi venne in mente. Sono fortunata di non averlo chiamato “No” o “Stai zitto e lasciami fare quello che voglio”.

Dall’indice

1.      Segni premonitori
2.      Il cane semplice        
3.      La motivazione
4.      Il dio della torta
5.      Il cane aiutante è un coglione
6.      Depressione Prima parte
7.      Depressione Seconda parte
8.      La débâcle della salsa piccante
9.      Ecco perché non diventerò mai adulta
10.  Guida per cani alla comprensione di concetti elementari
11.  La festa
12.  Identità Prima parte
13.  Identità Seconda parte

Un estratto dal libro

Dal capitolo Guida per cani alla comprensione di concetti elementari

Quello che posso dirti è che quasi nessuna delle cose che ti fanno paura è davvero pericolosa, mentre molte delle cose che non ti fanno paura sono mortali.
            Quello che segue è un elenco incompleto (non mi è possibile trattare singolarmente ogni oggetto esistente al mondo), ma dovrebbe esserti utile come punto di partenza:
            Tronchesine: Come avrai notato, tagliarti le unghie è un evento traumatico che richiede tre persone, un asciugamano da spiaggia e un tubetto di formaggio da spalmare. Ma perché? Perché dev’essere così? Non so cosa credi che ti facciamo, ma ti giuro che non è quello che pensi. Perché qualunque cosa tu immagini, dev’essere terrificante. È l’unico modo per spiegare quanto sia traumatica per te quest’operazione. In realtà noi cerchiamo solo di accorciarti le unghie in modo che, quando salti addosso alla gente dando zampate o quando ti metti a saltellare sui pavimenti di legno senza nessun motivo, i danni che fai siano minimi.
            Statua del cavallo: Lo so, lo so: sembra proprio un cavallo. Ma non lo è. Le statue possono ingannare. È troppo complicato spiegarti perché esistono statue che raffigurano cavalli, ma devi fidarti di me: quella statua non è un vero cavallo e non può farti del male. Ti giuro che non ti mentirei mai.
            Tagliaerba: Il tagliaerba è sorprendentemente pericoloso. Sì, fa un rumore buffo e non ti ha ancora fatto niente di male, ma solo perché io ti chiudo in casa prima di accenderlo. Sai, io vedo nel futuro e so che cosa succederebbe se ti lasciassi giocare con il tagliaerba.
            Aspirapolvere: Nonostante sia praticamente uguale al tagliaerba, l’aspirapolvere non è pericoloso. Diversamente dai tagliaerba, gli aspirapolvere sono del tutto incapaci di trasformare le tue zampe in carne trita. È strano che ti faccia così paura l’aspirapolvere e che il tagliaerba ti sia così simpatico.
            Palloncini: Ti ricordi quando abbiamo fatto quella gita in auto insieme e ci siamo fermati per fare una passeggiata a Ritzville? E ti ricordi che era divertente, perché era Halloween e c’erano un sacco di decorazioni paurose da guardare? E a un certo punto, fra tutte le decorazioni davanti a cui siamo passati – tutti gli scheletri, i ragni giganti, i cadaveri lampeggianti, urlanti, semoventi –,per un palloncino del cazzo ti è venuto uno spavento e sei schizzato via, facendomi volare in mezzo alla strada con uno strattone? Perché è successo? Stava solo oscillando, innocuo, legato a un ramo a cinque o sei metri d’altezza. Ti dirò un segreto sui palloncini: sono fatti principalmente d’aria. La parte spaventosa è solo un trucco.

La stampa americana

«Allie Brosh è una scrittrice evocativa che mette a nudo le sue debolezze e i suoi difetti, dall’infanzia ad oggi, senza alcuna vanità, ma con un palpabile senso di catarsi. Quando le parole non bastano, il suo tratto, solo all’apparenza semplice, aggiunge un’ulteriore profondità a ogni pagina». Publishers Weekly

«I disegni di Allie Brosh, benché siano qualcosa di grezzo, rispecchiano nude emozioni e mescolano senza strappi commedia e sofferenza». The New York Times

«Se alcune persone preparano la zuppa di pollo per l’anima, l’adorata e spiritosa Allie Brosh prepara un kir royales». New York Observer

«I fumetti di Allie Brosh esaminano il mondano e l’irrazionale – cani pazzi, pericolosi costumi da dinosauro, chicchi avvizziti di mais che possono mettere fine ad una profonda depressione». CNN

Allie Brosh vive come una reclusa nella sua camera da letto a Bend, in Oregon. Nel 2009, ha pensato: “Idea grandiosa! Invece di diventare una scienziata, potrei scrivere e disegnare in Internet!” È stata un’idea  orrenda per troppi motivi, del resto non è nata da un ragionamento logico. Comunque da lì è partito tutto. In qualche modo, il blog Hyperbole and a Half di Allie ha vinto dei premi, e nel 2013, Advertising Age ha definito l’autrice una fra le cinquanta personalità creative più influenti del mondo. Allie Brosh si è attribuita personalmente molti premi, fra cui quello al “disegno di cavallo più bizzarro” e alle “più alte probabilità di successo”.

Premi

APPLE IBOOKS BEST OF 2013—Comics & Graphic Novels
BARNES AND NOBLE BEST NEW NON-FICTION BOOKS OF 2013
LIBRARY JOURNAL BEST BOOKS OF 2013—Memoir
KOBO BEST OF 2013—Biography & Memoir
GOODREADS CHOICE AWARDS 2013 WINNER—Best Humor
AMAZON BEST BOOKS OF THE YEAR—Humor & Entertainment; Comics & Graphic Novels(HUMOR & ENTERTAINMENT; COMICS & GRAPHIC NOVELS)
AMAZON- BEST BOOKS OF THE MONTH (NOVEMBER)

Who among us has not, in moments that sometimes bleed through years, even decades, felt weird, desperate, and absurd--wishing we could turn all the lamest, most shameful episodes in our lives into hilarious illustrated anecdotes? If you’re one of the millions hanging on Allie Brosh’s every blog post, you already know you’ll love Hyperbole and a Half in book form, especially since half its hyperboles are new. If you’re suspicious of books because you live in a world of the INTERNET FOREVER, this is where you make an exception. If you just stumbled across Brosh and can’t yet grasp the allure of a Web comic illustrated by rudimentary MS Paint figures, believe the hype. Brosh has a genius for allowing us to practically channel her weird childhood and the fits and starts of her adulthood through the manic eyes, gaping mouths, and stick-like arms in the panels that masterfully advance her stories, and she delivers her relentless commentary with deadpan hilarity. Neurosis has rarely been so relatable and entertaining.” --Mari Malcolm

Brosh has been an Internet sensation for years with literally thousands of fans following her scribbled illustrations on her blog. She has won over readers and stalkers alike with her honest and stark humor and her fun stories and rants. This book takes readers into not just the fun and fuzzy world of candied cakes and dumb dogs, but also into the brutally honest self-evaluation and exploration of its unique author. Always balancing the serious with the silly, the dark with the ridiculous, Brosh says the things we wish we could, admits the things we’re ashamed of, and explores what we’re afraid of, always with color and humor and, ultimately, with hope. And don’t forget the scribbles!”—JOCELYN SHRATTER, Bookshop Santa Cruz, Santa Cruz, CA



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