martedì 12 dicembre 2023

Michael Schumacher L’uomo dietro la visiera, di Alfredo Giacobbe

 (a cura di Mimma Zuffi)

66thand2nd   - pagg. 256 - € 20,00                               

                                  A 10 anni dal tragico incidente

che ha interrotto per sempre la carriera del pilota che ha cambiato la storia della Formula 1,
privandoci della sua voce







 «A Monza Michael ha sentito il boato del pubblico negli ultimi giri di pista salire sopra il rumore del motore, vibrare sulla visiera del casco. Dopo la bandiera a scacchi la gente ha invaso la pista, un enorme cuore di tela rossa è stato issato sopra le teste e da sotto si gridava il suo nome. E un po’ più in là alcuni ragazzi inginocchiati baciavano l’asfalto dove era passato per cinquantatré giri. È il momento in cui Michael ha compreso cos’è davvero la Ferrari».

[estratto dal libro]


L’arrivo di Michael Schumacher all’inizio degli anni Novanta stravolge il mondo della Formula 1. Perfino Ayrton Senna, il pilota più temuto e venerato di sempre, si sente minacciato. Flavio Briatore lo coccola, ma una volta che il tedesco avrà vinto due Mondiali con la sua Benetton, dovrà lasciarlo andare alla Ferrari. A Maranello Schumacher trova una scuderia in pezzi a causa degli ultimi insuccessi, che deve ricostruire dalle fondamenta. Con la Rossa vince cinque titoli mondiali consecutivi, riscrivendo la storia della Formula 1. Eppure il suo dominio incontestato non è riconosciuto dai colleghi in pista, né dagli addetti ai lavori. Aggressivo, scorretto e imbroglione. Oppure, come sostengono i suoi pochi amici, timido, sensibile e generoso. Chi è davvero Michael Schumacher? Alfredo Giacobbe ricostruisce la scalata al successo del talento tedesco, grazie anche alle voci degli addetti ai lavori. Al racconto, l’epopea di una vita, manca una voce soltanto: quella di Michael, scampato alla morte nel 2013, dopo un grave incidente sciistico, che ha drammaticamente stravolto la sua vita.


Alfredo Giacobbe è nato a Napoli nel 1978. Scrive per «l’Ultimo Uomo» e per «La Regione». Ha contribuito all’antologia Rivali. Sfide leggendarie che hanno cambiato lo sport (Einaudi, 2022) e ha pubblicato racconti di narrativa su diverse riviste letterarie.

Dalla rassegna…

Gianni Montieri, Rivista Undici
«Schumacher mi piaceva perché non faceva sconti in pista, non aveva timore di superare in punti in cui gli altri non ci avrebbero nemmeno provato. Mi piaceva perché migliorava le macchine, era il primo meccanico [...] Mi piaceva perché tutti, da Hakkinen in giù, erano bravi bravissimi ma non erano come lui. Il pilota è solo, la solitudine di Schumacher era uno dei suoi punti di forza. L’ennesimo. Tutte le parole scritte fino a qui riguardano cose che avevo dimenticato, come lo sport a cui si riferiscono, ma l’ammirazione per Schumacher è rimasta intatta e me ne sono accorto leggendo Michael Schumacher. L’uomo dietro la visiera. Si tratta di un libro bellissimo, che va molto al di là del racconto biografico e che si tiene molto distante dall’agiografia. […] Riesce a rendere poetico il susseguirsi di alcune celebri curve, o la dinamica di un sorpasso. Riesce a parlare di gomme, valvole, alettoni e poi di folla festante, di umanità gioiosa; di un uomo a cui davano del robot e che poi si commuove alla fine di una gara e si vergogna».

Giovanni Tosco, Tuttosport

«Il silenzio. Si può immaginare qualcosa di più lontano dalla vita di un pilota? Di Schumacher conserviamo una fotografia chiara, netta, definita dal talento straordinario, unico, e da un carattere che applicando il dizionario dei luoghi comuni definiremmo tedesco, con tutto ciò che l'aggettivo comporta. Questa, almeno, è l'immagine pubblica, perché poi ciascuno di noi ha mille sfaccettature, come ben evidenzia Alfredo Giacobbe nella biografia polifonica che sazia l'avida curiosità del lettore più appassionato come di chi segue la Formula 1 mantenendo una debita distanza». 


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