Iperborea - pagg. 384 - € 19,50
«Qui da noi ogni dieci anni in media compare una nuova
montagna o un nuovo campo di lava a cui tocca trovare un nome. È il Paese
stesso a renderci creativi.» Così lo scrittore Hallgrímur Helgason ha spiegato
quella ricchezza letteraria e quel gusto del narrare che accompagnano l’intera
storia d’Islanda, e che sono all’origine di questo libro. Una raccolta di 47
storie legate in vario modo ad altrettanti vulcani, che spaziano dalle
avventure dei primi colonizzatori dell’isola alle imprese di esploratori estremi,
dalle antiche saghe norrene alle missioni della NASA nei canyon «lunari» degli
altipiani interni, alternando scienza, poesia, cronaca e leggenda.
Il viaggio
di William Morris nella mitica Snæfellsnes, il «match del secolo» tra Bobby
Fischer e Boris Spassky nella Reykjavík del ’72, il mistero che avvolge la
spedizione Von Knebel nel cratere di Askja si affiancano all’epopea dello
schiavo caraibico che divenne il primo islandese nero della storia, alle
attuali sfide dei vulcanologi per prevedere le eruzioni, allo studio dei tunnel
di lava che potrebbero aprirci una strada verso Marte. Il libro dei
vulcani d’Islanda è un viaggio curioso intorno all’unicità geologica
di un’isola che conta trenta diversi sistemi vulcanici attivi, di tutte le
tipologie conosciute. È il ritratto di un Paese che è «un esperimento, prima
naturale e poi umano», e che per questo ha attirato attraverso i secoli
studiosi, avventurieri e poeti, diventando un bacino inesauribile di storie.
Grandiosi protagonisti o impassibili spettatori delle vicende narrate, signori
di una terra in cui il creato si crea, si distrugge e si trasforma ogni giorno,
i vulcani ci ricordano che il suolo su cui camminiamo non è eterno, che non c’è
eternità negli sforzi umani, nell’arte e nella scienza. Ma al tempo stesso ci
offrono un contatto vivido con la «creazione», con l’imprescindibile guerra tra
gli elementi che è all’origine della vita sul nostro
Leonardo Piccione (1987) è
nato in pieno inverno nella Murgia barese. Dopo un dottorato in Scienze
statistiche ha pensato fosse il momento di affiancare ai numeri le parole.
Autore di reportage narrativi e sportivi per diverse testate cartacee e
digitali, coltiva da anni un rapporto d’elezione con l’Islanda, di cui ha
approfondito la natura e la cultura, maturando l’idea di questo libro.
Attualmente si divide tra Corato e Húsavík, dove, mentre attende che un vulcano
erutti, collabora con il Museo dell’Esplorazione.
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