Longanesi - pagg. 400 - € 18,60
Il political thriller dell’anno.
Accompagnato da numerose polemiche ancora prima dell’apertura della Fiera del Libro di Francoforte, Codice Kingfisher è un romanzo basato su una teoria cospirazionista in cui sono facilmente rintracciabili i principali attori dell’attuale scenario politico internazionale e gli incerti rapporti diplomatici tra il presidente degli Stati Uniti in carica e la Russia di Putin.
Alla vigilia delle Elezioni Presidenziali americane del 2016, la giornalista Grace Elliott si imbatte nella vera storia della prima moglie del candidato repubblicano, una donna bella e intelligente, proveniente da un paese satellite dell’ex Unione Sovietica, approcciata decenni prima dal KGB alla fine della sua carriera di ginnasta olimpica e inviata negli USA come spia per intrecciare legami con il gotha economico e finanziario americano. A partire da questo spunto fantasioso ma verosimile, Codice Kingfisher fa propria la grande tradizione della spy story letteraria, da Martin Cruz Smith a John Le Carrè e nel creare una storia di grande efficacia narrativa getta una luce nuova e provocatoria sugli attuali legami politici ed economici tra Stati Uniti e Russia.
L’autore di Codice Kingfisher è un affermato scrittore e giornalista americano che ha deciso di mantenere l’anonimato per proteggere l’identità della sua fonte: un agente operativo dell’intelligence degli Stati Uniti infiltrato da anni nelle reti di spionaggio internazionali. Un individuo attualmente ancora attivo con una copertura come uomo d’affari di successo e che oltre a fungere da ispirazione all’autore ha contribuito a instillare i numerosi interrogativi che circolano nella comunità di intelligence internazionale intorno a Donald Trump e alla sua ex moglie Ivana.
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