(a cura di Mimma Zuffi)
66thand2nd pagg. 184 - € 16,00
Traduzione: Michele Petruccioli
Vincitore del Prix Renaudot, il romanzo che ha imposto
Alain Mabanckou all’attenzione dei lettori di tutto il mondo
Narra
una leggenda africana che alcuni uomini hanno un doppio animale, un doppio
«nocivo». Quello di Kibandi è un porcospino, a cui è indissolubilmente legato
da quando suo padre lo ha condotto nella foresta e lo ha costretto a bere il mayamvumbi, una disgustosa bevanda che
ha sancito la sua iniziazione. E così il povero porcospino è obbligato ad
abbandonare i compagni per unirsi al ragazzo e al suo altro
sé, la fotocopia esatta di Kibandi se non fosse che gli mancano il naso e
la bocca.
Il problema è che il destino di un doppio è di assecondare il padrone
qualunque cosa faccia, e Kibandi da bambino mite si trasforma col tempo in un
feroce assassino. Vicini di casa, abitanti del villaggio: la sua furia si
abbatte su chiunque osi ostacolarlo. Il porcospino lo segue ubbidiente, si
rende complice di efferati omicidi usando gli aculei come un’arma, finché un
giorno si ritrova inaspettatamente libero e, rifugiatosi tra le radici di un
baobab, inizia a raccontare la sua tragicomica storia.
Dopo Pezzi di vetro, giocoso inno alla
letteratura, con Memorie di un
porcospino Mabanckou rievoca miti e usanze della sua terra perché «i
libri che sopravvivono più a lungo sono quelli capaci di reinventare il mondo,
di rivisitare la nostra infanzia». D’altronde «il mondo è solo una versione
approssimativa di una favola» e lo scrittore congolese è maestro nel fondere
cultura alta e cultura popolare trasformandole in un linguaggio universale.
Alain Mabanckou è nato a Pointe-Noire nel 1966. Dopo gli studi,
si è trasferito in Francia nel 1989. Autore di fama mondiale, ha ricevuto
prestigiosi riconoscimenti tra cui il Prix Georges Brassens e il Grand Prix de
Littérature Henri Gal, conferitogli dall’Académie française. Nel 2015 è stato
finalista al Man Booker International Prize ed è entrato nella cinquina del
Premio Strega Europeo con Pezzi di
vetro (66thand2nd, 2015). Nel 2016 è stato titolare della cattedra di
Création artistique al Collège de France. Memorie
di un porcospino, con cui si
è aggiudicato il Prix Renaudot, è l’ottavo romanzo dell’autore pubblicato da
66thand2nd.
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