(a cura di Mimma Zuffi)
Iperborea -pagg. 224 - € 17,50
Un romanzo di formazione rivoluzionario e audace, considerato uno dei classici della letteratura nordica, ricco di temi fin de siècle: malinconia, decadenza, conflitto tra sogni e realtà, libero arbitrio, determinismo e moralità.
Stoccolma, fine Ottocento: Martin Birck è un bambino che ama la sua famiglia, beneducato e gentile. Ma è già diverso dagli altri: sta spesso in disparte, vive nei sogni e nell’immaginazione, ha sempre nostalgia dell’altrove, a Natale dell’estate, in estate della neve e della magia del Natale. Passano gli anni e Martin è un ragazzo diplomato che spera di diventare un poeta e si augura un amore infelice e un posto all’Accademia Svedese, o di vivere da eremita e scrivere per aprire gli occhi all’umanità sul senso della vita e la verità. Ma qual è la verità? Martin la cerca mentre tenta di partecipare ai rituali dei suoi compagni borghesi: un lavoro nella pubblica amministrazione, le serate all’opera, le bevute al bar. Ma «cosa ne abbiamo fatto della vita?» si ripete.