(di Giovanni De Pedro)
Il
giorno che mio padre portò a casa un gatto, trovato in cantiere, arrivò il
panico tra quelle mura. Mia madre e mia sorella avevano una folle paura degli
animali. Ero un bambino e volevo quel gatto ma, il giorno dopo, mio papà lo
riportò dove l'aveva trovato. Dopo un anno persi mio padre.
Ho
traslocato e, adesso, vivo in una casa vera e non in una stanza. Ho deciso! C'é
spazio anche per un compagno a quattro zampe!
Lo
strano giro del destino ha voluto, purtroppo, che una mia collega di lavoro, avesse perso la mamma; c'era un gatto, ora, che aveva bisogno di un nuovo padrone. Appena
venni a saperlo mi sono proposto ma la risposta è stata:
-
Caspita se l'avessi saputo, l'ho già promesso a un'amica di mia figlia! -
La
notizia mi ha scoraggiato ma dopo un mese, per un altro strano giro del
destino, si riapre la speranza:
-
Scusa, Giovanni, sei ancora propenso ad avere un gatto? Perché l'amica di mia
figlia non lo vuole più. Sai come sono i ragazzi, troppo impegnativo! -
Troppo
impegnativo!? Io lavoro, un cane sarebbe troppo impegnativo, dovrei portarlo
fuori a fare i suoi bisogni, ma un gatto!
Ricordo
ancora quel giovedì sera, quando Max entrò dalla porta della mia vita. Fu un
colpo di fulmine, dopo due ore, era già sdraiato ai miei piedi per farsi
coccolare.
Con
questa palla di pelo, dolce e giocoso, si è instaurata un'amicizia e una
complicità che, col passare dei giorni, si è rafforzata, come se ci
conoscessimo da una vita.
-MAAXX!?
-
-Sì,
sono proprio io -
-Ma,
come mai sono qui e anche tu sei qui? -
-Quando
sei morto, mi hanno dato in adozione a questa famiglia che mi adora e mi tratta
come un principe -
-Ah,
grazie! Dopo tutti quei croccantini che ti ho dato e quelle coccole, fino a
farmi venire mal di mano e tutti i graffi presi, per gioco. Questa è la tua
gratitudine? - dissi irritato.
-
Non arrabbiarti, tu mi hai trattato come un re. Sei stato un padrone perfetto.
Ti ho voluto tanto bene e, ancora, te ne voglio. -
-Anch'io
te ne ho sempre voluto, fin dal primo momento che ti ho visto e te ne voglio
ancora, soprattutto ora che ti ho ritrovato. Adesso però, raccontami come sono
arrivato qui. -
-
Un giorno, stavo guardando fuori dalla finestra, ho visto un'automobile
fermarsi qui sotto, vicino al marciapiede, il conduttore è sceso e ti ha posato
per terra e se n'é andato. Eri piccolo e affamato, infreddolito e miagolavi
fortissimo ma io ho urlato più di te, per attrarre l'attenzione dei miei
padroni. Sono arrivati di corsa e, appena ti hanno visto, lei ha mandato suo
marito a prenderti. Ti ha portato qui ma io già sapevo che eri tu, dal tuo
odore -
Annusandomi
per assicurarmi di non puzzare, dico:
-
Che cosa stupenda, adesso potremmo giocare insieme con le palline e i topolini
di pezza, come non abbiamo fatto nell'altra vita. -
Guardandomi
seriamente negli occhi, Max mi dice:
-
Sì, però prima, devo dirti una cosa molto importante -
-
Puoi dirmi tutto quello che vuoi, amico mio. -
-
Io sono tuo padre. _
-
Mio padre? Aaahh, non è possibile! Ti ho fatto sterilizzare. Poi, se mi avete
trovato in strada, come fai a essere mio padre? -
-
Forse non hai capito. Tu mi hai chiamato Max ma, in un'altra vita, mi chiamavo
Andrea. -
-
Andrea? Che coincidenza, come mio padre che ho perso quando ero piccolo.-
-
Allora, zuccone, fai due più due. -
Sorpreso
ed emozionato dico:
-
Tu sei mio padre!? Questo è incredibile e magnifico. Adesso possiamo recuperare
tutto il tempo che non abbiamo potuto vivere insieme! -
-
Esatto, figlio mio -
Lanciandogli
le zampe intorno al muso, gli dico semplicemente:
-
Ciao, Papà. -
😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍 tu sai..... bravo Gio!!!!!
RispondiEliminaBellooooo 🤩🤩🤩🤩😸😻😸
RispondiEliminaMa lo sai che i gatti sono le creature più meravigliose, e in Egitto erano considerati sacri.
RispondiEliminaSì, lo so. Grazie per aver letto il mio racconto
EliminaBravo Pedrito!! Creativo, sensible y generoso!! Una persona que vale la pena encontrar.
RispondiEliminaMuchas gracias por tu palabras. Me emocionaron.
EliminaBellissimo. Sarebbe bello se tutti i racconti finiscono così.
EliminaSarebbe bello certamente ma la realtà è diversa, però sognare ci aiuta.
EliminaBravo!
RispondiEliminaCiao
Marina
Grazie Marina.
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