(A cura di Mimma Zuffi)
Pensieri arguti e profondi che ci mostrano un Goethe pratico, filosofo dotato del costante equilibrio con cui seppe cementare il sublime col comune, sono i frammenti di un’unica confessione, risultante da uno sforzo consapevole dell’intelligenza. Le riflessioni ora affilate in forma di aforismo, ora cadenzate nella stringatezza di massime, ora distese in più fluidi ragionamenti, costituiscono una piacevole occasione di lettura. L’opera è percorsa da un vivo senso del divino, da quella profonda pietas che contraddistingue la personalità di un grandissimo poeta immune da ogni estetismo.
(Il Bosco di Latte 6)
Johann Wolfgang Goethe
(Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832)
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