di Brunom
a quei tempi
ero un romantico morandiano e dei Beatles sapevo solo ( io alle medie studiavo
(?) francese) che non capivo quello che dicevano: per me erano ritmo e
gridolini: 《tanto per capirci, quando cantavano
" she loves you" io capivo " sciramzuieieieee"》 Ok... chiedo scusa agli estimatori,
oggi ho tutta la loro collezione a partire da un vinile dove il batterista non
era ancora Ringo Starr. Ma, nel '65...boh!
Però quell'anno alla media Fogazzaro frequentava la terza una morettina "vistosa": capelli lunghi, lisci con frangetta e berrettino proprio come quello che nella foto indossa John: quanto mi piaceva...e quanto ero timido.
Non ha mai saputo della mia passione nè
tantomeno della mia esistenza... e poi c'era un folto alveare di fuchi delle
superiori che le girava intorno. Abitava, se ricordo bene, in Scarampo 41 e, al
ritorno da scuola, io la seguivo a distanza fino a via Albani e poi indietro di
corsa verso casa, con la speranza che mamma non si affacciasse alla finestra
capendo, così, che arrivavo dalla parte opposta al teorico tragitto. Forse non
era ancora primavera quando si seppe ( almeno io seppi solo allora) che i
Beatles sarebbero venuti a Milano e, per vie traverse pochi giorni dopo,
scoprii anche che la morettina sarebbe andata al concerto. In tutto segreto
cominciai a risparmiare le mancette domenicali e, grazie a un compagno di
classe il cui padre faceva il giornalista, riuscii a entrare in possesso del
fatidico biglietto d'ingresso. Ok era fatta! ...senza pensare alle migliaia di
persone che me la avrebbero nascosta agli occhi, se mai fossi riuscito a
vederla.( non avevo idea di cosa potesse essere un concerto dei Beatles ...in
verità nemmeno di un qualsiasi concerto). 23 giugno: grande maxipartita di
calcio di cinque o sei ore con relativa grande sudata.
24 giugno... mattina: febbre a 38°... non c'è stato verso (giustamente) :" oggi te ne stai tranquillo a casa etc etc".
Puoi immaginare tutto quello che mi è passato tra stomaco e
testa...e cuore. Mi fermo!!! nemmeno Ketty (questo era il nome con cui la
conoscevo) , seppi dopo, andò al concerto per inimmaginabili e mai conosciuti
motivi. Purtroppo a settembre non scelse di fare il perito chimico e la cultura
ci separò definitivamente. Lady Madonna.
Ancora una precisazione: la mia scelta di intraprendere gli
studi chimici non aveva molte motivazioni di base, ricordo però che il prof. di
impianti chimici un giorno mi si avvicinò e mi disse:" Marabbeè ...tu al
massimo perito comico" e se ne andò con la sua cartella ciondolante al
ritmo inconfondibile del suo passo.
quanti ricordi !
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