(di Bortolo Uberti)
Una delle parole più usate in
questi mesi è: energia. Ci si preoccupa per la sua crisi, ci si lamenta dei
suoi costi, si calcola come risparmiarla, si discutono le sue alternative, si
tratta il suo prezzo, si studiano strategie per ottenerla. La sensazione che si
“respira” è che ci mancano le energie: quelle vecchie finiscono e quelle nuove
non si trovano.
David La Chapelle, Landscape:
King's Dominion (art.)
La parola energia significa:
azione intensa e forte, attività efficiente e vigorosa. Ma il problema non si
circoscrive all’energia elettrica, a quella solare, al gas o al petrolio. La
questione vera è quella dell’energia interiore: l’energia spirituale. Quanta ne
abbiamo? Quanta ce ne resta? L’energia di cui abbiamo bisogno è quella della
comunità. Quanta ce n’è nelle nostre riserve? Dove la prendiamo? Ci servono
energie rinnovate e rinnovabili perché quelle fossili (o fossilizzate) stanno
finendo.
È tempo, dunque, di nuove energie spirituali e comunitarie, alimentate da parole buone e gesti fraterni.
(pubblicato con l'autorizzazione dell'autore e di "Intrecci")
Breve ma intenso. Grazie per l'energia che mi hai dato. Juanito
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