(a cura di Mimma Zuffi)
Nella
pubblicistica in uscita per l'occasione del cinquantennio dell'impresa
dell'uomo sulla luna, il libro di Roberto Mussapi si distingue come qualcosa di
nuovo e necessario, decidendo di raccontare - con la penna dello scrittore,
critico e poeta - il mito che quell'impresa ha generato. Narratori e politici,
scienziati e veggenti, hanno infatti prefigurato il viaggio e funzionato da
carburante immaginario per la realizzazione del grande sogno umano. In un
libro, tutta la profezia e la poesia che hanno portato a quel momento di 50
anni fa.
20 luglio
1969:
quando gli
uomini hanno camminato sul loro Mito
Il 20 luglio 1969 l’uomo metteva
piede sulla Luna. Un sogno nato con le nostre origini si realizzava.
L’americano Neil Armstrong scendeva dalla navetta Apollo 11 e camminava sul
nostro satellite. Sono trascorsi cinquant’anni da un evento epocale della
storia umana. Il 20 luglio alle 22:17, ora italiana, noi toccavamo l’astro a cui
si rivolgevano i grandi poeti con le domande essenziali sulla vita e sul
destino. E forse solo un poeta, uno dei maggiori del panorama contemporaneo,
poteva narrare una delle più alte imprese dell’uomo: in questo libro scritto in
prosa ma orchestrato sui ritmi del poema, Mussapi ci fa rivivere quel sogno.
Mescolando cronaca, storia, visione e mito. Dalla domanda del pastore di
Leopardi alle ricerche spaziali nell’Unione Sovietica, dalle favole sulla Luna
di Poe, Verne, Andersen, alle basi della NASA e al leggendario allunaggio. Dal
discorso profezia di John Kennedy, che contro il parere degli scienziati
americani, garantì che gli uomini sarebbero arrivati sulla Luna, e tornati
vivi, prima della fine di quel decennio. Quello in cui sarebbe stato assassinato,
ma in cui la sua profezia si sarebbe realizzata.
Roberto
Mussapi, nato a Cuneo nel 1952, vive a Milano. Considerato
uno dei maggiori poeti italiani contemporanei, è anche drammaturgo, autore di
saggi, di traduzioni da testi classici e contemporanei e di opere narrative,
tra cui Tusitala(Ponte alle Grazie, 2007), Volare (Feltrinelli,
2008), Le metamorfosi. Il capolavoro di Ovidio raccontato da una grande
voce contemporanea (Salani, 2012). La sua opera poetica è
stata raccolta nel volume Le poesie, prefazione di Wole
Soyinka, saggio introduttivo di Yves Bonnefoy, a cura di Francesco Napoli
(Ponte alle Grazie, 2014). Tra i volumi recenti di poesia,La
piuma del Simorgh (Mondadori, 2016), Voci
prima della scena. Monologhi in versi, (La Collana, 2017). È
editorialista e critico teatrale di Avvenire.
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