di Giovanni De Pedro
|
Milano è, per antonomasia, la città degli affari e della moda, cosicché i milanesi, nell' immaginazione collettiva, sarebbero ricchi e la città quella che appare nelle fotografie delle pagine patinate di qualche rivista. Invece esiste anche la Milano delle periferie mentre quella della finanza e dei grandi stilisti è solo una parte della città meneghina.
Comunque sia, il Quadrilatero
della moda racchiuso tra Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via del Gesù e
Via Sant'Andrea, è sempre affollato sia da ricchi sia da
poveri. I primi possono permettersi di guardare le vetrine e scegliere se
entrare nei negozi per comprare scarpe, vestiti o gioielli di proprio gusto e a
qualsiasi prezzo, anzi più il costo è alto e più potranno vantarsene sugli
yacht degli amici o al Golf Club dove, ovviamente, arriveranno con la loro
Ferrari, oppure quando parteciperanno a una serata di qualche associazione
benefica dove si potrebbe scoprire che l'unico beneficio lo traggono proprio i
ricchi soci facendosi passare per benefattori dei meno fortunati.
|
Nei fine settimana in queste
vie, oltre ai soliti arabi con i loro petrol-dollari, cinesi e russi con le
tasche stracolme di contanti, arrivano dalla provincia e dalle periferie i
"poveri", che vanno in Via Montenapoleone per vedere le vetrine
illuminate e sfarzose, sognando di potersi comprare, un giorno lontano o in
un'altra vita, il vestito o le scarpe di questa o quella famosa griffe che
costano un occhio della testa o forse anche tutti e due.
La scena che mi lascia
sorpreso ma che si ripete spesso è quella in cui i "poveri" restano
incantati davanti ai negozi delle firme più importanti della moda mondiale e,
dopo aver visto il prezzo, esclamano:
- Hai visto quanto costa? É
tantissimo, con quei soldi potrei comprarmi una casa! -
Scusa, ma cosa ti aspettavi?
Sei in Montenapo!
Eh sì, noi milanesi la
chiamiamo così per il vizio di abbreviare i nomi delle strade, quindi diciamo:
- Ci vediamo in Duomo, in
Cordusio o in Centrale - e così via.
Tanto che una volta dissi a
un amico che ci saremmo visti in Buenos Aires, arrivato all'appuntamento
aspettai per ore senza vederlo arrivare, allora decisi di telefonarle e mi
rispose:
- Sono qui all'aeroporto ma
non ti vedo, dove sei? -
- All'aeroporto!? - domandai
allibito.
- A Buenos Aires, dovevamo
incontrarci qui, quando arrivi? -
- In Corso Buenos Aires! -
risposi sorpreso.
|
A parte le incomprensioni,
credo che i milanesi abbrevino perché vanno sempre di fretta e così risparmiano
tempo per poter lavorare di più e guadagnare tanti soldi, per poi poterli
spendere nei negozi d'alta classe di Montenapo, snobbando gli outlet, “roba da
poveri!”
In ogni caso bisogna
ammettere che il Quadrilatero della Moda è un posto magico. Infatti qui, a
differenza del resto della città, come per incanto, sono spariti i senza tetto,
non se ne vedono neppure dormire sui marciapiedi o davanti ai negozi chiusi
durante la notte. Però le grandi griffe aiutano i più bisognosi
regalando loro letti firmati, infatti non è difficile incappare in qualche clochard
che dorme nelle vie del centro sopra i cartoni di scatole vuote di Dolce &
Gabbana, Versace o Chanel magari sognando di poter riposare, un giorno lontano
o in un'altra vita, in un vero letto firmato!
|
Nessun commento:
Posta un commento