Longanesi - pagg. 256 - € 17,60
Un gruppo di giovani ebrei in fuga dal Nazismo
e la mobilitazione di
un paese italiano per metterli in salvo.
Le trame del Gran Muftī
di Gerusalemme a fianco di Hitler
e il conflitto fra
Islam moderato e fondamentalismo.
Esce oggi in libreria il nuovo saggio di Mirella Serri, BAMBINI IN FUGA-I giovanissimi ebrei braccati da nazisti e
fondamentalisti islamici e gli eroi italiani che li salvarono.
Attenta osservatrice degli
eventi storici del Novecento, Mirella Serri ha abituato il suo pubblico a storie
di incredibile profondità e valore, e torna ora a dare un contributo
fondamentale alla conoscenza e alla comprensione della nostra epoca.
Il nuovo
saggio Bambini
in fuga ricostruisce,
infatti, l’avventurosa vicenda e le peregrinazioni attraverso l’Europa di un
gruppo di giovanissimi ebrei dai 6 ai 17 anni che, dopo aver perso i genitori
nei campi di concentramento tedeschi, attraversano la Germania e la Slovenia e
riescono ad arrivare a Nonantola, paese in provincia di Modena. Qui, a dispetto
del fascismo e delle campagne razziali, l’intera popolazione si mobilita per
aiutarli, offrendo loro ospitalità e protezione per un anno intero. Un medico e
un parroco di Nonantola diventeranno così i primi italiani annoverati fra i “Giusti
tra le nazioni”.
Bambini in fuga non è
solo la vicenda delle prede, ma anche quella dei cacciatori: all’inseguimento
degli orfani vi sono Adolf Eichmann, Adolf Hitler e pure il Gran Muftī, Amīn
al-Husaynī, che dopo aver lasciato Gerusalemme è approdato a Berlino. Padre
del radicalismo e dell’estremismo islamico, Amīn al-Husaynī ha ricevuto dal
Führer l’incarico di limitare l’emigrazione ebraica dall’Europa. Per precludere
ai profughi l’ultima via di scampo, Amīn al-Husaynī dà vita anche a una
divisione di SS musulmane nei Balcani, ma il suo progetto non conseguirà il
successo sperato e non riuscirà a coinvolgere i giovani islamici della penisola
balcanica.
Quella dei ragazzi di
Nonantola e dei loro salvatori è dunque una
storia di eroi dimenticati o trascurati, una storia di ribellione corale
alle dittature, una storia tutta italiana e al tempo stesso universale di
generosità e di profonda umanità, in una lotta contro il male che si rivela,
con altri volti e altri nomi, drammaticamente attuale.
Mirella
Serri insegna
letteratura e giornalismo all’Università la Sapienza di Roma. Collabora a La
Stampa, a Ttl e
aSette-Corriere
della Sera. Tra i suoi libri: Carlo
Dossi e il racconto (Bulzoni), Storie
di spie. Saggi sul Novecento in letteratura (Edisud), Il
breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista (Marsilio), I
redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 (Corbaccio, 2005), I
profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre(Corbaccio,
2008). Ha curato Doppio diario. 1936-1943 (Einaudi) di Giaime Pintor e ha
partecipato ai volumi collettivi Donne
del Risorgimento e Donne
nella Grande Guerra (entrambi
per Il Mulino). Con Longanesi ha pubblicato nel 2012 Sorvegliati
speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1980), Un
amore partigiano. Storia di Gianna e Neri eroi scomodi della Resistenza (2014) e Gli
invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia (2015).
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